rassegna stampa roma

La Roma domina e soffre pari prezioso con il Porto: la Champions è più vicina

Il risultato è positivo ma la sensazione è che alla Roma manchi qualcosa, soprattutto nel ruolo di terzino. Emerson non è stato all'altezza e Bruno Peres potrebbe non bastare

Redazione

Croce e delizia. La Roma lascia il Dragao con un 1-1 che lascia il discorso qualificazione aperto e un vantaggio del gol segnato in trasferta. Partita giocata sulle montagne russe, dominata dagli uomini di Spalletti la prima mezz'ora e poi un'ora in balia degli avversari. Martedì ci sarà il ritorno all'Olimpico con l'Udinese in mezzo.

La formazione del mister giallorosso non lascia spazio alla fantasia. Alisson vince il ballottaggio con Szczesny, ancora non pronto per sua stessa ammissione e Dzeko guida l'attacco. Gersonnon va neppure in panchina. L'adattamento al calcio italiano richiede tempo; tempo che la Roma non ha e per questo urge un rinforzo sulla mediana. Dall'altra parte Adrian Lopez vince il ballottaggio con Corona per un posto nel tridente.

la partita si accende subito: la Roma tiene il pallino del gioco e crea, ma spreca. Poi su calcio d'angolo, racconta Luca Valdiserri al Corriere della Sera, il gol grazie ad una goffa deviazione diFelipenella sua stessa porta. La gara gira sul doppio giallo a Vermaelen. Emerson è il prescelto per sistemare la difesa e prima della fine prende la palla con la mano in area. L'arbitro però non vede e il Porto rientra negli spogliatoi in svantaggio e furibondo.

La ripresa è di sofferenza. Il Porto pareggia, ma Kuipers viene salvato dall’assistente di porta e annulla per fuorigioco di Adrian Lopez. È ancora l’assistente ad aiutarlo pochi minuti dopo: il disastroso Emerson di nuovo con la mano in area e questa volta è rigore e pareggio. Il Porto spinge, crea occasioni, ma non passa più. Si torna a Roma con un punto tutto sommato buono e l’idea che per il quinto anno di fila la Roma non abbia un terzino. Basterà Bruno Peres?

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