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La Roma di convalescenti cerca una ricetta per salvare il salvabile

LaPresse

Ranieri chiede prudenza contro il Napoli, salva Olsen e pretende di più da Dzeko

Redazione

"Il Napoli, con Ancelotti, è cambiato: è più verticale, dà subito la palla agli attaccanti. Dobbiamo stare attenti tra le linee, perché cercheranno spesso la palla filtrante. Pressare alto? Puoi farlo se hai 90’ nelle gambe, altrimenti è meglio essere giudiziosi e pressare al momento giusto". A Claudio Ranieri basta una frase per inquadrare la partita di domani contro il Napoli (ore 15) e fare un ritratto del momento della Roma, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

In sei giorni capiremo cosa resta di questa tormentata stagione. Dopo il Napoli ci saranno altre due sfide ravvicinate: Roma-Fiorentina mercoledì 3 aprile e Samp-Roma sabato 6, tutte e due alle 20.30. La caccia al quarto posto passa da lì, ma il morale è basso e la lista di infortunati lunga. Alcuni giocatori stanno recuperando ma non possono ancora reggere una partita intera.

A Ferrara è andata in scena una lite tra DzekoeEl Shaarawy, conclusa con una multa salata al bosniaco e una simbolica al Faraone. Edin ha chiesto scusa alla squadra e Ranieri prova a chiudere il caso: "Succede in tutte le famiglie. È stato uno scazzo (testuale; ndr) che ora è rientrato. Se all’intervallo ho sostituito El Shaarawy e non Dzeko è perché c’erano ragioni tattiche. I ragazzi sono abituati a fare certi movimenti nel 4- 3-3, ma nel 4-4-2 ne servono altri. Per questo è entrato Perotti".  Nell’ottica della serenità arriva la conferma di Olsen: "Lo seguivo anche prima della Roma. Ha la mia tutela".