(corriere.it-L.Valdiserri) Tra una squadra che non aveva più niente da chiedere alla classifica (il Chievo, strasalvo) e un’altra entrata da tempo in crisi d’identità (la Roma, due punti nelle ultime quattro partite) finisce 0-0 sotto il diluvio.
rassegna stampa roma
La Roma annaspa nel pantano di Verona: addio Champions
(corriere.it-L.Valdiserri) Tra una squadra che non aveva più niente da chiedere alla classifica (il Chievo, strasalvo) e un’altra entrata da tempo in crisi d’identità (la Roma, due punti nelle ultime quattro partite) finisce 0-0 sotto il...
Il temporale si è scatenato su Verona un’ora prima della partita, con puntualità svizzera, e, anche se il campo del Bentegodi ha tutto sommato retto dignitosamente, ha penalizzato due squadre senza attaccanti-boa e perciò poco adatte al gioco possibile su un terreno del genere. Luis Enrique l’ha sintetizzata così: «Non era calcio, ma pallanuoto. Le squadre hanno fatto il possibile per cercare di vincerla».
ROMA SPUNTATA – La Roma, con questo pareggio, è quasi fuori anche dalla qualificazione all’Europa League, a meno di penalizzazioni (legate a «Scommessopoli») di altre squadre che la precedono. Non certo il risultato che ci si poteva aspettare dopo il passaggio di proprietà e una campagna acquisti dispendiosa. A onor del vero, martedì mancavano Stekelenburg, Juan, Burdisso, Osvaldo e Lamela, con Kjaer e Bojan che hanno giocato in condizioni fisiche precarie e perciò sono stati sostituiti nel corso della ripresa. Non è stata comunque una partita orribile, anzi. Dalla mezzora del primo tempo in poi ci sono state alcune occasioni da gol, però non finalizzate. Semmai è stata una partita inutile, perché il Chievo aveva già fatto il suo dovere e perché la Roma, ancora una volta, è rimasta lontana dallo standard di una squadra che crea gioco e occasioni con la necessaria continuità. Sono terribilmente mancati a Luis Enrique i cambi in attacco, cioè gli squalificati Osvaldo e Lamela. Mai come a Verona sarebbero serviti a dare ossigeno a Totti, stanco, e Borini, involuto. Ha ben impressionato il giovane ivoriano Tallo, ma l’occasione più pericolosa è nata da un colpo di testa di Perrotta, non esattamente un terminale offensivo. Molto bene Kjaer, fino alla sua uscita per affaticamento muscolare. Così come nel Chievo il difensore centrale Acerbi, nel mirino di molte squadre, compreso il Milan, e i due centrali di centrocampo Bradley e Hetemaj.
INCOGNITA LUIS ENRIQUE - I pochissimi tifosi giallorossi al seguito hanno dedicato il ponte del Primo maggio al fischio contro Luis Enrique alla lettura delle formazioni. Difficile capire quale potrà essere il futuro dell’allenatore asturiano, sul quale si è espresso per l’ennesima volta Daniele De Rossi:«Ho detto quale è la mia idea. Dovete chiederlo a lui, alla società e anche ai tifosi. Non a me. Oggi abbiamo fatto molto meglio rispetto a tante partite, in cui il campo era buono e si poteva giocare a pallone. Ci abbiamo messo impegno e concentrazione. Se avessimo avuto la stessa concentrazione in altre partite avremmo sicuramente tanti punti in più».
© RIPRODUZIONE RISERVATA