È la più importante. Finora. Paulo Fonseca sintetizza così il sentimento di tutti i giallorossi, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.
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“La partita più importante. Finora”. Fonseca allunga il sogno della Roma
Si parte dal 2-1: testa all’Ajax e cuore alla semifinale
L’attesa è alta. Lo stadio, se si potesse, sarebbe pieno. La Roma parte dalla vittoria di Amsterdam contro l’Ajax (2-1) e vede il traguardo della semifinale di Europa League.
Insieme all’Ajax, c’è un altro avversario pericoloso: pensare che il più sia stato fatto sette giorni fa alla Johann Cruijff Arena e smarrire l’atteggiamento giusto. È per questo che il tecnico portoghese tiene alta la tensione: "Tutti noi sappiamo quanto conta questa partita, ma è importante capire che dall’altra parte c’è una squadra fortissima, Non dobbiamo pensare alla partita di Amsterdam. Voglio una squadra capace di lottare come se non ci fosse stata l’andata, che vuole lottare per vincere. Per questo, anche dopo Amsterdam, ho detto che la qualificazione non è chiusa. Conosco la qualità dell’Ajax e so che sono venuti qui per vincere. Per noi è importante capire che il discorso non è chiuso. Ci serve ancora una partita perfetta se vogliamo passare il turno".
Dzeko è riposato perché non ha giocato contro il Bologna, Mkhitaryan è recuperato e Veretout sta sicuramente molto meglio di una settimana fa, rientrato da poco dopo un infortunio lungo un mese. Insieme all’esperienza, però, giocherà una parte importante l’entusiasmo e Calafiori - con Spinazzola infortunato e Bruno Peres squalificato - è in questo senso il simbolo della Roma giovane e coraggiosa: "Giocherà - garantisce Fonseca -. Ad Amsterdam è entrato in campo molto bene".
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