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La miglior difesa non basta alla Roma. Ora serve l’attacco

(Il Corriere della Sera – G.Piacentini) Nella filosofia applicata al calcio, uno dei maggiori dilemmi resta quello se ai fini della vittoria sia meglio segnare un gol più dell’avversario o prenderne uno di meno.

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(Il Corriere della Sera - G.Piacentini) Nella filosofia applicata al calcio, uno dei maggiori dilemmi resta quello se ai fini della vittoria sia meglio segnare un gol più dell’avversario o prenderne uno di meno. La scuola spagnola degli ultimi anni sembrerebbe dare ragione ai fautori del gioco d’attacco, anche se la storia del campionato italiano dice esattamente il contrario. Da noi i seguaci dello «zemanismo » hanno fatto vedere gol e bel gioco, quelli del «capellismo» hanno vinto titoli. Otto degli ultimi dieci campionati di serie A - esclusi i due interessati dai verdetti di Calciopoli - sono andati infatti alla squadra con la miglior difesa(che per cinque volte ha avuto anche il miglior attacco) e uno solo (2006/07) a quella, l’Inter, con l’attacco più prolifico e la seconda difesa meno battuta. L’unica eccezione è rappresentata dal campionato 2003/04, vinto dal Milan con il terzo attacco e la seconda difesa, con la Roma che è riuscita ad arrivare seconda pur avendo l’attacco più prolifico e la porta meno battuta.

In questo contesto «storico » si inseriscono Garcia, che numeri alla mano sembra più capelliano che zemaniano, e la sua Roma: la formazione giallorossa ha, insieme al Lille (che però ha giocato una gara in più), la difesa meno battuta d’Europa, con solo quattro gol al passivo: un record che non consente a nessuna delle due formazioni di essere in testa al campionato. In Francia guida il Paris Saint Germain (34 gol segnati e e 8 subiti, esattamente il doppio rispetto al Lille che ne ha realizzati 17 e subiti 4), con 4 punti di vantaggio per i parigini. In Italia è prima la Juventus che, con il secondo attacco (29) e la seconda difesa (10), sembra aver trovato il giusto equilibrio, e ha tre punti di vantaggio sulla Roma. La formazione giallorossa, che con 28 gol è al quinto posto dei gol realizzati, fino a quando ha avuto il miglior attacco è stata in testa al campionato. Quando la media gol è calata - 5 reti nelle ultime 6 partite - ha invece perduto terreno, anche se ha mantenuto la porta nettamente meno battuta.

Colpa dei tanti infortuni che Garcia ha dovuto fronteggiare: senza Totti, Gervinho, Borriello e Destro non è facile per nessuno ed è per questo che il tecnico francese può cominciare a sorridere. Il Capitano è infatti sulla via della completa guarigione e nei prossimi giorni tornerà a lavorare in gruppo: il 16 al Meazza, contro il Milan, sarà della partita. Destro, che ieri ha svolto lavoro differenziato, sta recuperando la forma migliore dopo mesi di inattività mentre Borriello è tornato a lavorare con il gruppo ed è in lizza per una maglia da titolare contro la Fiorentina. Se la giocherà con Ljajic, il grande ex che a Bergamo si è accomodato in panchina nonostante l’emergenza. Riposo precauzionale per De Rossi e Maicon, che oggi torneranno in gruppo come Balzaretti.