Cento punti nell’anno solare, giocando 38 partite, l’equivalente di un torneo intero. Venticinque vittorie consecutive allo Juventus Stadium in campionato e titolo d’inverno archiviato con due giornate d’anticipo. Ennesima sconfitta inflitta ai giallorossi, che negli ultimi anni erano stati spesso gli unici rivali credibili, almeno fino allo scontro diretto.
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Juve, brava. Sette più
Buona prestazione della Roma, ma non basta. Decide una magia di Higuain
Il potere della Juve è nei numeri e nei fatti, anche tra le pieghe di una partita senza troppi effetti speciali, ma dove le occasioni da gol pulite sono state solo bianconere. La Roma non ha giocato male, soprattutto a partire dalla mezzora, ma è sembrata depotenziata nella fase d’attacco. La scelta di Gerson, che fino a ieri aveva giocato solo 99 minuti, non è stata felice. Roma pericolosa solo in qualche mischia su calcio d'angolo. Con un Salah sano sarebbe stato diverso, ma c' da chiedersi perché El Shaarawy uscito dalle rotazioni in attacco.
La Juve è entrata in area della Roma con l’azione, la Roma quasi solo a palla ferma, la differenza vera è stata questa. Una Roma che non ha demeritato, spiega Luca Valdiserri su 'Il Corriere della Sera', ma che quasi mai ha dato l’impressione di poter rimontare lo svantaggio.
Il gol di Higuain è un capitolo a parte. È bastato che De Rossi cercasse l’anticipo, senza trovarlo, per scatenare il Pipita nello spazio, faccia alla porta. Manolas ha capito il pericolo e ha provato a sterzare verso Higuain, che, però, lo ha dribblato e ha scaricato un sinistro potente a fil di palo. Fine dei giochi. Era il 14’ e la Roma aveva ancora molto tempo per recuperare, ma lo Juventus Stadium è rimasto un tabù: sette visite, sette sconfitte, diciannove gol subiti e solo tre segnati.
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