La crisi della Roma continua, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. I giallorossi non vanno oltre il pareggio (1-1) a Bruxelles contro l'Union Saint Gilloise e la panchina di Juric è sempre più a rischio. ''Non ci penso - le parole del tecnico - in questo periodo mi sono concentrato sulla squadra, lasciando correre tutto il resto. Non posso e non voglio entrare in altre discussioni''. La squadra continua a fornire prestazioni mediocri. ''Non siamo soddisfatti del gioco, il risultato è negativo ma è meglio fare un punto. Errori individuali? Non so da cosa dipenda, capita, può essere anche uno stato mentale. A noi succede spesso, dispiace per i ragazzi perché stanno dando tutto ma non riusciamo a raccogliere i frutti del nostro lavoro. A volte nel calcio si riesce a portare a casa risultati pur non giocando be-ne, a noi non sta succedendo. In questo momento non riusciamo a essere tosti a sufficienza per vincere partite poco brillanti. Ci sono stati momenti molto positivi in cui ci sono mancati risultati che potevano darci uno slancio, ora c'è tanta negatività intorno a noi, ed è giusto così perché i risultati non arrivano. Dobbiamo essere forti e resilienti. Hummels in panchina? Una celta tecnica''.
Il Corriere della Sera
Juric: ”Non siamo tosti. Hummels escluso? Solo una scelta tecnica”
La faccia rassegnata di Gianluca Mancini è l'emblema di una squadra che sembra aver perso la fiducia. ''Non abbiamo smarrito la voglia di giocare - le sue parole - siamo professionisti e cerchiamo di mettere in campo tutto quello che ci chiede il mister. I risultati fanno tanto perché consentono di giocare al meglio, ma non bisogna abbattersi. Quello che stiamo facendo non basta, cerchiamo di vincere con il Bologna perché i punti sono fondamentali per noi''. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare nella Capitale Dan e Ryan Friedkin: l'ultima volta ci fu il licenziamento di De Rossi. ''Io sono qui per fare il calciatore, lo faccio al massimo e mi impegno - continua il difensore - Il presidente fa le sue scelte, noi siamo concentrati sul campo ma le decisioni societarie non spettano a noi. Quando ci è stato chiesto qualcosa, abbiamo dato il nostro parere, ma pensiamo soprattutto a fare in campo il nostro dovere con professionalità. Questo gruppo non si tocca, nello spogliatoio ci sono tanti grandi calciatori e tanti uomini, sto più con loro che con la mia famiglia. Ci aiutiamo a vicenda perché sappiamo che questo è un momento molto triste: stiamo facendo il massimo anche se non basta. Fa male per i nostri tifosi che nonostante tutto ci danno qualcosa in più''.
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