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Italia senza guida. Il leader resta Buffon, i giovani non sembrano in grado di raccoglierne l’eredità

Alla Nazionale manca il gioco ma soprattutto la personalità. Costacurta: "Il 20 maggio sveleremo il nome del nuovo allenatore"

Redazione

"Da certe situazioni ci sono passato, credo che giocare un primo tempo diverso fosse impossibile", racconta il sub commissario Alessandro Costacurta provando a analizzare la sconfitta con l’Argentina, la ripartenza sbagliata dopo il Mondiale fallito, come riporta Bocci sul Corriere della Sera. L’Italia è sgonfia. Manca il gioco, soprattutto la personalità. Il migliore, Buffon, ha 40 anni, sta in porta e a fine stagione, se la Juventus non porterà a casa la Champions, dovrebbe passare la mano.

Serve tempo. Ma il tempo stringe. Dopo Pasqua il commissario Fabbricini ufficializzerà il programma di rilancio del calcio italiano. Per la Nazionale bisognerà aspettare un po’ di più, ma non tanto. "Il 20 maggio sveleremo il nome del nuovo allenatore", l’annuncio di Costacurta. La lista è nota, i contatti avviati. Stiamo per entrare nel vivo. "Ancelotti e Mancini si sono messi a disposizione perché hanno capito che c’è materiale su cui lavorare". Ma ingaggiare un campione della panchina non sarà facile. Ancelotti sarebbe il preferito di Malagò, magari in un ticket con Paolo Maldini "a cui ho telefonato", racconta Costacurta.

La scelta del 20 maggio per l’annuncio non è casuale: una settimana prima finiscono il campionato russo e la Premier, in quelle ore anche la Ligue1 francese e la serie A. Di Biagio resta nella lista. Il c.t. è solo la punta dell’iceberg. Colpisce la mediocrità tecnica e psicologica dell’Italia. A eccezione di Buffon, non c’è un leader che sappia guidarci: Chiellini è spesso infortunato, Bonucci è discontinuo, Verratti in azzurro è l’ombra di se stesso e Insigne smarrisce il talento che gli ha permesso di caricarsi il Napoli sulle spalle.