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Il Corriere della Sera

Iniziato il totoConte

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L’allenatore seguito da tre squadre di A: Inter, Juve e Roma ma tutto dipenderà dai singoli piazzamenti Champions

Redazione

Il discorso d’addio, Antonio Conte lo aveva quasi urlato una settimana prima della "risoluzione consensuale" dal Tottenham arrivata domenica notte con un comunicato: impossibile restare dopo aver definito "egoisti" i giocatori e aver rimarcato la storia ventennale del proprietario Levy agli Spurs "senza alcun trofeo". Tecnicamente non è un esonero, Conte avrà la sua buonuscita (circa 5 milioni), mentre la clausola di rinnovo automatica in caso di quarto posto non si attiverà. Il manager salentino ha lasciato in questi anni Juve e Inter in modo burrascoso, niente nel calcio però è insanabile e dove si è stati bene si può sempre tornare. Tutto è legato al piazzamento Champions delle singole squadre, comprese Milan (dove Pioli però appare saldo) e Roma, dove è Mou a scegliere il suo futuro.

Dall’Inter - spiegano Monica Colombo e Paolo Tomaselli su 'Il Corriere della Sera' - Conte se ne è andato bocciando il progetto Zhang, ma i rapporti tra lui e Marotta restano buoni. Resta forte anche il legame con una parte di mondo juventino: qui più che altrove l’immediato futuro (ovvero l’Europa) è un’incognita e c’è un tecnico come Allegri che nelle difficoltà sta trovando nuove risorse. Ma se ci dovessero essere altri scenari, Antonio resta un primattore sul palco torinese. Conte oggi è un tecnico che dovrà forse fare un passo indietro dal punto di vista delle ambizioni e delle richieste economiche, ma che non smetterà certo di imporre la sua idea di calcio. L’ipotesi di un anno sabbatico a studiare calcio, senza farsi logorare dalle pressioni di vincere a ogni costo, non è a priori da scartare. Sempre che non arrivi una chiamata da Parigi per il dopo Galtier: le risorse dello sceicco stimolerebbero le ambizioni dell’ex c.t. azzurro.