Ha ragione il commissario tecnico Ventura quando dice che «il vero problema di Florenzi è che fa troppi ruoli, così è difficile capire quale sia il suo»? Oppure hanno ragione gli allenatori della Roma che lo hanno utilizzato come jolly? L’ultima «trasformazione» di Alessandro è avvenuta domenica sera, contro l’Inter, quando ha giocato da trequartista nel tridente dietro a Dzeko. Ha fatto il terzino, l’intermedio nel 4-3-3, il quinto a centrocampo, l’attaccante esterno. Durante la partita, nel secondo tempo, Spalletti lo ha usato anche da esterno destro sempre nel «tridentino» alle spalle di Dzeko quando l’Inter attaccava alla ricerca del pareggio e Bruno Peres aveva bisogno di una mano sulla fascia, ricorda Luca Valdiserri su "Il Corriere dello Sera".
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Il «tuttocampista» Florenzi divide Ventura e Spalletti
L’ultima «trasformazione» di Alessandro è avvenuta domenica sera, contro l’Inter, quando ha giocato da trequartista nel tridente dietro a Dzeko. Ha fatto il terzino, l’intermedio nel 4-3-3, il quinto a centrocampo, l’attaccante esterno
Ora Florenzi è in nazionale, agli ordini di Ventura, che vede la sua poliedricità come un merito ma anche come un possibile problema: «Tranne che il portiere ha fatto tutti i ruoli, direi anche che ne ha fatti troppi. È difficile dire quale sia il suo vero ruolo. Ha tante qualità ma particolari, è straordinario perché riesce a fare bene il proprio compito cambiando quasi sempre ruolo. Nel nostro contesto può fare il quinto di centrocampo o, in caso di necessità, anche la mezzala». Vedremo se Ventura utilizzerà Florenzi contro la Spagna (giovedì 6, a Torino) o in Macedonia (domenica 9). E soprattutto in quale ruolo.
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