Un turnover che ha ucciso la Roma. O forse è Garcia che lo ha fatto, cambiando contemporaneamente i due terzini titolari, privando la squadra di un centro di gravità in attacco e gestendo le sostituzioni in modo alquanto bizzarro.
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Il turnover non gira, la Roma neppure
Una brutta Roma pareggia in casa contro il Sassuolo. L'ampio turnover non ha portato che malumore nella squadra e nella piazza
Come riportato nell'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", la Roma pareggia all’Olimpico contro il Sassuolo, per la terza volta in tre campionati, e perde altri due punti dall’Inter a punteggio pieno.
Nonostante le assenze importanti di Vrsaljko per squalifica e di Berardi, convalescente in panchina e dentro solo nel finale, il Sassuolo è riuscito ad andare due volte in vantaggio e, con Defrel e Politano, prodotto della Primavera giallorossa mandato altrove, ha terrorizzato la difesa romanista a ogni ripartenza. Adesso sono due X in quattro partite di campionato, troppe per chi vuole lottare per qualcosa di importante.
Il d.s. Sabatini ha costruito una strana squadra formata da quasi soli difensori destri in difesa (Ruediger, Florenzi, Maicon, Manolas, Torosidis) e quasi soli mancini tra gli esterni di attacco (Salah, Iago Falque, Iturbe). In compenso sono rimasti fuori per oltre un’ora Florenzi e Dzeko, i due migliori contro il Barcellona.
Mentre fuori dall'Olimpico proseguiva la protesta dei tifosi della Curva Sud (in arrivo il Daspo per chi ha manifestato senza autorizzazioni) contro le decisioni prese dal Prefetto Gabrielli, in campo Francesco Totti segnava il suo trecentesimo gol con la maglia della Roma, da quel lontano Roma-Foggia del settembre 1994, 7686 giorni fa.
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