L’accordo per il rinnovo con la Juve era sostanzialmente fatto e "la firma solo una formalità", rivela a un certo punto il legale di Paulo Dybala, l’avvocato Luca Ferrari, sentito il 28 febbraio scorso dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal pm Mario Bendoni, nell’ambito dell’inchiesta sui conti del club bianconero. Un autografo da 49 milioni e 497 mila euro, come spiega in una mail acquisita agli atti lo stesso legale: "Pari alla differenza tra la retribuzione fissa prevista in base al rinnovo (euro 69.652.000 lordi complessivi) e quella prevista nel contratto di prestazione sportiva (triennale, ndr) appena concluso con la Roma (euro 20.155.000 lordi complessivi)". Pure per questo - scrivono Simona Lorenzetti e Massimiliano Nerozzi su 'Il Corriere della Sera' - Ferrari conferma l’intenzione di agire per vie legali contro il club, in caso di mancato pagamento di circa 3 milioni di euro entro il prossimo aprile, per gli stipendi arretrati con la seconda manovra stipendi.
Il Corriere della Sera
Dybala fa causa alla Juve
Per il rinnovo, nell’autunno 2021 la Juve e l’ex numero 10 erano arrivati a "un accordo su ogni elemento essenziale": dalla durata (cinque stagioni) al corrispettivo ("retribuzione fissa di 9,2 milioni di euro, pari a 17,413 milioni lordi"), oltre a "retribuzione variabile di 9 premi pari a un massimo di 4,9 milioni di euro". Si aspettò perché "Antun non era iscritto all’albo degli agenti", poi a gennaio"c’è il cambio di rotta da parte della Juve: che decide di puntare su Vlahovic. E le due operazioni, secondo me, erano alternative e incompatibili".
E in vista dell’udienza preliminare di lunedì prossimo davanti al gup Marco Picco, non ci sarà il pm Ciro Santoriello, che finora faceva parte del pool: in completa autonomia, ha deciso di fare un passo indietro in seguito alla bufera social di un mese fa, per la pubblicazione di un video in cui faceva una battuta sulla propria fede calcistica: "Lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono anti-juventino, contro i ladrocini in campo".
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