Nella classifica all timedei boati dell’Olimpico, quello a pochi istanti dalla fine di Roma- Broendby si piazza in una posizione molto alta, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera. Era il 24 aprile del 1991 e la Roma di Ottavio Bianchi era virtualmente eliminata nella semifinale dell’allora Coppa Uefa: 0-0 in trasferta all’andata, 1-1 fino a quel momento. Poi, al minuto 87, Voeller ha fatto esplodere di gioia tutto lo stadio, anticipando di una frazione di secondo Ruggiero Rizzitelli. "Tutti mi avevano dato il gol, anche il telecronista della Rai. Ho calciato il piede di Rudi, l’abbiamo spinta in due", il ricordo di Rizzigol.
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Il mezzo-gol di Rizzitelli: “Colpii il piede di Voeller e il pallone finì in rete”
L'ex attaccante giallorosso racconta un aneddoto della partita contro il Broendby giocata 29 anni fa
Dopo un percorso fantastico stavate scivolando su una buccia di banana… "Avevamo eliminato squadroni come Benfica, Valencia, Bordeaux, Anderlecht. Contro i danesi ci davano tutti favoriti, ma Ottavio Bianchi ci aveva messi in guardia. Schmeichel parò tutto, ma noi non eravamo entrati in campo con lo spirito giusto. Ho dovuto prendere un bel rischio".
Cosa ha fatto? "Urlavo per scuotere la squadra ma nessuno mi ascoltava, poi sono impazzito e ho iniziato a rincorrere gli avversari, rischiando l’espulsione. Li ho insultati tutti, in quel momento ci siamo uniti, anche con il pubblico. Segnai il gol del vantaggio, poi segnai anche in finale con l’Inter, ma non bastò".
Ripensa spesso a quella finale? "L’abbiamo persa all’andata, un rigore scandaloso e ingiusto. Noi protestavamo e loro ci hanno fatto il secondo gol. Ho preso il palo all’inizio, se avessi fatto gol la partita sarebbe cambiata, la coppa l’avremmo vinta noi, spinti dal nostro grande pubblico nel nostro stadio stracolmo".
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