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Il giovedì di Europa League, da scocciatura a salvezza

LaPresse

Roma-Gent ultima spiaggia:serve una vittoria o sarà crisi conclamata

Redazione

La partita di EuropaLeague, il giovedì sera, era temuta dagli allenatori come la peste bubbonica, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera". Poco tempo per recuperare le energie in vista della domenica; stadi (almeno quelli italiani) mezzi vuoti o vuoti del tutto; premi Uefa nettamente inferiori a quelli della Champions League; motivazioni per i calciatori da cercare con il lanternino. Bei tempi. Per la Roma edizione 2020, l’Europa di scorta non è più una scocciatura ma una possibilità. Praticamente l’ultima spiaggia. Il campionato sta precipitando, la CoppaItalia invece è già finita. L’EuropaLeague, così, è diventata importantissima. La Roma non si è coperta di gloria nel girone eliminatorio (seconda dietro all’Istanbul Basaksehir) ma è stata relativamente fortunata nel sorteggio: affronterà i belgi del Gent, imbattuti nella competizione però senza uno dei migliori giocatori, l’ucraino Yaremchuk, infortunato. I più ottimisti tra i tifosi giallorossi ricordano che la vincitrice di EuropaLeague ha un posto garantito in Champions per la prossima edizione (per di più in prima fascia). Ai meno ottimisti basterebbe, per il momento, passare il turno. Poi si vedrà. Ieri, a Trigoria, lavoro atletico e tattico.