(Corriere della Sera - G.Piacentini, L.Valdiserri) Riassunto del giorno del giudizio. 1) Zdenek Zeman è l’allenatore e ha pieni poteri che gli sono stati dati dalla società per questa stagione e per la prossima; 2) nessun dirigente ha intenzione di abbandonare la nave; 3) d’ora in poi, chi sbaglia paga; 4) chi non crede nel progetto chieda di essere ceduto e sarà accontentato; 5) la squadra è forte e costruita per vincere: non si pretende di farlo subito, ma partite come quelle di Torino — per atteggiamento — non devono succedere mai più.
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I «gradoni» dopo il vertice. Oggi la verità di Baldini
(Corriere della Sera – G.Piacentini, L.Valdiserri) Riassunto del giorno del giudizio. 1) Zdenek Zeman è l’allenatore e ha pieni poteri che gli sono stati dati dalla società per questa stagione e per la prossima;
Centro sportivo «Fulvio Bernardini» di Trigoria, primo allenamento dopo la disfatta contro la Juventus:mezzora di faccia a faccia prima che la squadra riprendesse il lavoro, compresi i famosi «gradoni». Franco Baldini e Walter Sabatini hanno parlato prima con Zdenek Zeman, ribadendogli la piena fiducia ma chiedendo anche qualche spiegazione, e poi con i giocatori. I toni più duri sono stati quelli del direttore sportivo. Il direttore generale oggi farà il bis, ma con i giornalisti. Nel primo pomeriggio è prevista una conferenza stampa, nella quale risponderà a tante domande (quelle che si fanno i tifosi dopo un inizio di stagione così difficile) ma vorrà anche dire con durezza che non ha alcuna intenzione di lasciare la Roma per accettare la corte del Tottenham.
È stato un antipasto perché stasera atterrerà a Roma il presidente James Pallotta, che domani incontrerà la dirigenza e la squadra. Ai calciatori— proprio come ieri —sarà fatto un richiamo al massimo impegno negli allenamenti e in partita, ai dirigenti potrebbe essere annunciato l’arrivo di un manager che sarà l’interfaccia di Pallotta. Mark Pannes non può fare un lavoro simile a tempo pieno e su piazza. Il tempo per rimettersi in carreggiata c’è. L’obiettivo minimo è il ritorno in Europa e, anche se Juve e Napoli sono già a 8 punti di distanza, il terzo posto non è impossibile. È stato detto ai giocatori che non saranno tollerati ammutinamenti ma è stato anche fatto notare all’allenatore che la rosa è molto buona e che tutti devono prendersi la responsabilità per il cattivo inizio di campionato. Nessuno escluso.
Da oggi in poi bisogna cambiare marcia e la partita contro l’Atalanta (domenica alle 12.30) diventa particolarmente importante anche perché dopo ci sarà la sosta per le nazionali e nessuno vuole pensare a un periodo così lungo dove, in caso di mancata vittoria, ci sarà campo aperto a ogni tipo di contestazione. Ieri è ritornato in gruppo Bradley, che si candida almeno per la panchina. Osvaldo non è al 100% per un affaticamento muscolare, ma si farà di tutto per recuperarlo. Fisioterapia e lavoro differenziato per Pjanic e Balzaretti: il primo non è recuperabile, il secondo sì. Leggera corsa per Dodò e lavoro in palestra per Lobont.
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