Lo sbarco di Dan e Ryan Friedkin a Trigoria come sempre succede nella Capitale ha diviso il romanismo in incendiari e pompieri, scrive Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera. Per i primi è la prova provata che Daniele De Rossi è già a rischio esonero perché 3 punti in 4 partite (e una sola vittoria nelle ultime 11, considerando anche la fine della stagione scorsa) certificano che non era ancora pronto per certi livelli. Per i secondi è la mossa che una società accorta doveva assolutamente fare in difesa di un tecnico di grande prospettiva, tanto che - come al d.s. Ghisolfi - gli è stato appena fatto un contratto triennale. Al di là del salasso economico, vicino ai 20 milioni di euro lordi, sarebbe disconoscere ogni tipo di programmazione. Detto tutto questo, e sposata la tesi di De Rossi di non cercare alibi, è esercizio di cronaca che alla Roma manchino due rigori: uno più sì che no contro l'Empoli e uno clamoroso contro il Genoa. Dopo sole 4 giornate è un fardello pesante da portare sulle spalle. Con tre punti in più in classifica, forse, Dan e Ryan non avrebbero attraversato l'Oceano.
Il Corriere della Sera
I Friedkin a Trigoria scatenano la lotta tra incendiari e pompieri
La situazione in classifica obbliga i presidenti a stare vicino all'allenatore ed alla squadra
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