Quattro, due, quattro. Che, in questo caso, non è il modulo adottato da una squadra super aggressiva ma il rendimento in campionato della Roma, scrive Mimmo Ferretti su Il Corriere della Sera. Dieci partite: 4 vittorie e altrettante sconfitte, oltre a 2 pareggi. Con un meno 8 rispetto alla passata stagione. Un anno fa, dopo 10 turni José Mourinho aveva conquistato 22 punti, frutto di 7 vittorie e 2 ko, oltre all’unico pareggio. La Roma era al quarto posto, non come oggi al nono. Un salto in basso clamoroso, quasi impensabile in avvio di stagione per via di un mercato giudicato unanimemente azzeccato, ancor prima dell’ingaggio di Lukaku.
Il Corriere della Sera
I conti in rosso di Mourinho aspettando Paulo
Nel giro di una stagione si è passati da una media punti a gara di 2,2 a quella attuale di 1,40. Nonostante la squadra abbia segnato di più, un dato annacquato - però - dal maggior numero di reti al passivo. Ci si chiede: come è possibile che la Roma di Lukaku e Dybala stia facendo così male? Una prima, sommaria risposta può essere: la Roma di Lukaku e Dybala raramente è stata la Roma di Lukaku e Dybala. Paulo è passato da 8 presenze su 10 (e 5 reti) nel 22-23 a 6 (e 2 gol) nel campionato in corso. E così per le altre assenze importanti.
Ma non può essere solo questo. E qui la faccenda chiama in ballo Mourinho con le sue pesanti responsabilità sul piano delle scelte tecniche e delle strategie di gara.
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