Dean Huijsen, alla prima apparizione dentro lo stadio Olimpico, appena sceso dall'aereo, ha giocato con la maglia della Roma quattro volte il tempo che aveva vestito la maglia bianconera: 50', compreso recupero, contro 13'. Scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera, Mourinho non ha avuto timore di mandarlo subito in campo come in passato aveva fatto anche con Tammy Abraham - e il difensore olandese classe 2005 ha risposto con grande personalità. Non ha subito gli attaccanti dell'Atalanta, ha impostato il gioco con lanci lunghi e precisi per servire Lukaku centroboa e ha persino sfiorato il gol in una proiezione offensiva. Huijsen ha chiuso la partita con 39 passaggi riusciti (15 in avanti) e con l’87% di precisione, 6 recuperi, 4 lanci lunghi su 5 a bersaglio, è stato il secondo giocatore (dopo Cristante) per indice di verticalizzazione e il terzo (dopo Pellegrini e Mancini) per percentuale di rischio nei passaggi riusciti.
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Huijsen si prende la Roma. Il papà: “Tornerà alla Juve”
Un debutto che lo lancia come possibile protagonista anche nel derby di domani sera visto che Llorente ha problemi fisici -ed è tutto da dimostrare che sia migliore di Huijsen- e che Mancini è sempre afflitto da problemi di pubalgia. Quale è, allora, il problema con Huijsen? Semplicemente che è in prestito secco dalla Juventus (650.000 che scenderanno a 450.000 in caso di dieci presenze stagionali) e che alla Juventus ritornerà a giugno. A confermarlo anche il papà del ragazzo ieri a Tuttojuve: "Difficile resistere alla chiamata di Mourinho. A fine stagione tornerà a Torino per giocarsi un posto da titolare"
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