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ROME, ITALY - NOVEMBER 09: AS Roma coach Gian Piero Gasperini celebrates the victory after the Serie A match between AS Roma and Udinese Calcio at Stadio Olimpico on November 09, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)
Da tempo a Roma non si vedeva una connessione così forte e così molto poco annunciata tra un allenatore e la piazza, la città, i suoi tifosi. Troppo facile farlo con Mourinho. Semplice in fondo pure con De Rossi: in quei casi c'era poco da costruire, in termini di feeling, semmai solo da consolidare. Gian Piero Gasperini è invece partito quasi da zero. Ma ha impiegato il tempo di un paio di respiri, per capire l'aria. È l'allenatore più esperto della serie A e non a caso, scrive Davide Stoppini su Il Corriere della Sera. Non ha praticamente mai sbagliato una mossa. Mediaticamente e calcisticamente, avendo il coraggio di cambiare il dna di una squadra che con Ranieri aveva un'identità precisa: primo non prenderle, secondo non prenderle, terzo (pure) non prenderle. Il primo posto di oggi è figlio di un tecnico che sapeva di essere credibile - è l'aggettivo che lui stesso ha usato per definire il suo lavoro — e si è pure scoperto grande riciclatore. Di uomini (Hermoso e Pellegrini gli esempi più visibili) e di idee (con l'Udinese addirittura Baldanzi centravanti).
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