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rassegna stampa roma
Getty Images
Non siamo a Dino Viola e a Giampiero Boniperti che si rimbeccavano a colpi di righello, "no tu sei geometra e io sono ingegnere". Anche perché Gian Piero Gasperini e un architetto, l'architetto della Roma prima in classifica, scrive Davide Stoppini su Il Corriere della Sera. Ma stasera anche lui va a caccia di strumenti oggettivi, non solo di idee. Di risposte concrete e non solo (seppur piacevoli) sensazioni. Di righelli, verrebbe da dire. E sì che il tecnico ha spiegato: "Con l'Inter è una partita che serve a misurarci. E questa cosa la fai contro le squadre forti, contro i migliori. Capisci, ti misuri e vedi quanto puoi essere competitivo con loro". È la notte degli esami, allora, per la Roma. Quella «prima», come nella canzone, è trascorsa senza il consueto ritiro (stamattina ritrovo a Trigoria) e pare proprio che abbia spinto l'allenatore a scegliere una formazione con Dybala titolare e senza un vero centravanti, con il giamaicano Bailey per la prima volta tra i convocati. Ma, al netto delle decisioni sui singoli, Roma-Inter è un'asticella alta così per Koné e compagni, che un avversario di prima fascia finora non l'hanno ancora incontrato. È un esame, appunto, per la miglior difesa d'Europa (i 5 tornei top) di tutto il 2025, con 13 gol subiti in campionato: stasera però c'è di fronte il miglior attacco della serie A.
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