C’è un tabù, che si chiama Juventus Stadium. La Roma gestione americana ci è andata 4 volte, con questi risultati: 4 sconfitte (3 in campionato e una in Coppa Italia), 14 gol subiti e uno solo segnato. Per esorcizzarlo, Rudi Garcia ha due strade. Un passa dalle parole: «Lascio che siate voi parlare del passato: questa è una nuova stagione e non bisogna guardarsi indietro. Non serve a nulla perché non possiamo cambiare nulla e perché la verità di ieri non è la verità di oggi. Siamo concentrati solo sul presente. Tutti vogliono giocare questa gara, anche gli indisponibili. In una sfida di così alto livello i giocatori vorrebbero essere in campo, non in infermeria». Purtroppo per lui l’infermeria è piena: Balzaretti, Strootman, Castan, Astori, De Sanctis e Borriello.
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Garcia e il tabù Juventus Stadium: “Roma, conta soltanto il presente”
C’è un tabù, che si chiama Juventus Stadium. La Roma gestione americana ci è andata 4 volte perdendo in tutte e 4 le occasioni
L’altra passa dal recupero del tridente titolare, quello formato da Gervinho, Totti e Iturbe. I tre hanno giocato insieme pochissimo: 70’ contro la Fiorentina, all’esordio in campionato, e 24’ contro il Cska Mosca, prima dell’infortunio di Iturbe. Contro i russi, però, bastarono 20 minuti per andare sul 3-0, com Gervinho e Iturbe devastanti negli spazi. Un tipo di gioco che Garcia spera di replicare stasera.
La Roma di Manchester fa stare tranquillo il tecnico francese: «Andare sotto di un gol a dopo 3 minuti e recuperare non è stato semplice. Non solo abbiamo pareggiato, ma abbiamo avuto anche la possibilità di vincere. Giocheremo come abbiamo fatto martedì, con ambizione e per mettere in difficoltà la Juve. Non cambieremo il nostro atteggiamento, perhé i risultati vengono spesso attraverso il bel gioco, ma questo non vuol dire che a volte si può essere brutti e arrivare lo stesso al risultato. Bisognerà essere intelligenti sul campo per valutare cosa succede. Non adattarsi, ma cambiare qualcosa, se questo porta risultati. Abbiamo già dimostrato di essere in grado di farlo». Contro il Verona la Roma ha vinto con il 70% di possesso palla e ha fatto tremare il Manchester City con il 40%. Garcia si allinea al partito del «troppo presto», ma sa benissimo che questa gara vale qualcosa in più dei tre punti: «Non si decide il campionato, ma può dare un vantaggio sul piano psicologico. Voglio terminare questa serie di sette partite, tra campionato e Champions League, nel migliore dei modi».
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