«Bastava essere nello spogliatoio - dice Garcia - per vedere questa rabbia, vuol dire che sono tutti delusi come me. Adesso c’è da alzare la testa, sul piano dell’unità abbiamo dimostrato di essere una squadra». Stavolta il tecnico francese, come evidenzia Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera, aveva assaporato una vittoria che in casa giallorossa manca dal derby contro la Lazio (8 novembre).
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Garcia: «Rigore inesistente ma il pari è anche colpa nostra»
L’allenatore giallorosso non vuole dare alibi ai suoi calciatori e non si aggrappa all’errore dell’arbitro Damato, che ha concesso un calcio di rigore molto dubbio al Torino
«Il pareggio è anche colpa nostra, mancava poco alla fine e dovevamo gestire meglio la palla. Potevamo fare anche il secondo gol e prima di dare la colpa a un altro dobbiamo vedere cosa potevamo fare noi. Il rigore non c’era, Manolas prende la palla, può succedere ma è qualcosa di pesante perché ci toglie due punti che pensavamo di aver recuperato. Non possiamo fare altro che pensare alla prossima partita» aggiunge Garcia.
La mossa di schierare dal primo minuto Gervinho non ha pagato, e infatti l’ivoriano è dovuto uscire nel primo tempo per un nuovo problema muscolare: in questo modo ora la sua presenza per la gara di mercoledì prossimo col Bate Borisov, decisiva per la Champions, è fortemente in dubbio. «Gervinho era guarito, mi fido dei miei medici. Era previsto che giocasse un tempo e ho preferito farlo iniziare: speriamo non sia nulla di grave perché adesso abbiamo bisogno di tutte le nostre forze». E dei tifosi. «L’ho detto da inizio anno: siamo più forti con lo stadio pieno, che aiuta la squadra a superare i limiti, mette pressione agli avversari ma anche all’arbitro. L’Olimpico è triste da inizio anno».
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