rassegna stampa roma

Garcia prova i nuovi ma si affida al vecchio Castan

A Trigoria sono rimasti parecchi dei nuovi acquisti: Cole, Iturbe, Emanuelson, Paredes e l’ultimo arrivato Yanga-Mbiwa,

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Con sedici giocatori in giro con le rispettive nazionali a Rudi Garcia sono rimasti ben pochi uomini per preparare al meglio la gara contro l’Empoli, alla ripresa del campionato. Un problema che il tecnico giallorosso può trasformare in una risorsa. 

A Trigoria, infatti, sono rimasti parecchi dei nuovi acquisti: Cole, Iturbe, Emanuelson, Paredes e l’ultimo arrivato Yanga-Mbiwa, che ieri ha sostenuto il suo primo allenamento sotto gli occhi del presidente Pallotta, potranno sfruttare questi giorni per prendere maggiore confidenza con l’ambiente e fare qualche «ripasso» tattico. E se, parola di Garcia, «Iturbe non può essere ingabbiato», calciatori come Cole ed Emanuelson, ad esempio, hanno dimostrato non essere ancora del tutto integrati nel tipo di gioco che il tecnico francese chiede loro, mentre Yanga-Mbiwa deve cominciare praticamente da zero. Dovranno essere bravi a sfruttare al meglio questi allenamenti in cui Garcia richiede comunque di mantenere alta la concentrazione e in cui pretende che nessuno abbassi la guardia. 

Uno che non ha bisogno di lezioni è Leandro Castan. «Contro l’Empoli - le sue parole a Roma Tv - sarò a disposizione. Decide il mister, ma io ho sempre voglia di giocare. Contro il Fenerbahce ho avuto un problema muscolare, poi un piccolo stiramento, ma ora sto bene e la prossima settimana sarò al 100%». 

Negli ultimi due anni sono partiti prima Marquinhos e poi Benatia. Sono in molti quelli che sostengono che entrambi giocavano bene proprio perché al loro fianco c’era lui. «So della mia importanza, voglio che i compagni si fidino di me. Devo dare il mio contributo alla squadra, Marquinhos e Benatia hanno fatto bene e mi spiace che siano andati via perché poi si coltivano dei rapporti personali. Ora mi aspetto di farlo con i nuovi, non è difficile quando ci sono le qualità». 

La Roma è chiamata a vincere, una grande responsabilità: «Preferisco la pressione, così la testa è sempre giusta. I tifosi, poi, sono una cosa meravigliosa. Pensiamo alla partita con l’Empoli ma speriamo di rifare lo sprint dello scorso anno, sarebbe importante. La Champions? Sarà dura, ma ci credo. Lo ha detto anche il presidente: sono loro a doversi preoccupare per aver pescato la Roma».