rassegna stampa roma

Garcia & Benitez, quasi amici. Timori per le tensioni tra tifoserie

E come succede tra Roma e Napoli, tanto più dopo la morte di Ciro Esposito, la rivalità tra le tifoserie è diventata odio

Redazione

Quasi amici. Il titolo del film francese che sbancò i botteghini nel 2011 — l’anno in cui il Lilla vinse campionato e Coppa nazionale — è perfetto per descrivere il legame tra Rudi Garcia e Rafa Benitez, che all’ora di pranzo si sfidano all’Olimpico per dare una traccia alla lotta per la zona Champions League. Amici perché si conoscono da tanto tempo: «Rafa è stato generoso di tempo e consigli con me, quando non ero ancora nessuno», ricorda l’allenatore della Roma, che nel 2001 fu accolto a Valencia per uno stage. Quasi perché, quando le strade professionali si incrociano, la vittoria di uno è la sconfitta dell’altro.

E come succede tra Roma e Napoli, tanto più dopo la morte di Ciro Esposito, la rivalità tra le tifoserie è diventata odio. Oggi saranno impiegati mille agenti e le zone intorno allo stadio saranno «blindate». Sperando che sia solo calcio, la partita ha molti motivi di interesse. Il principale sono i 25/30 milioni che la partecipazione alla Champions League garantisce come cifra minima. La Roma parte sei punti sopra, il Napoli con la consapevolezza di essere più in salute dell’avversario. Non a caso i partenopei sono ancora in corsa in Coppa Italia (semifinale contro la Lazio) e in Europa League (quarti di finale contro il Wolfsburg), mentre i giallorossi sono già fuori da tutto. «Ma io — precisa con orgoglio Garcia — sono secondo in campionato e sono contento così. Il vantaggio non ci è stato regalato. C’è perché all’inizio della stagione abbiamo fatto sei mesi straordinari, anche se adesso nessuno lo ricorda».

Tante le assenze nella Roma: Castan, Maicon, Strootman, Balzaretti (ieri ha giocato 45’ con la Primavera e oggi sarà in panchina, dopo tanti mesi, per fare gruppo), Gervinho, Keita e Uçan.

Poi c’è Totti, che non è stato neppure convocato. «Non è al 100% e non voglio rischiarlo — ha detto Garcia —. La nostra stagione non finisce con questa partita, ce ne saranno altre nove e Francesco ci servirà». I dubbi sono in attacco: Ljajic, Florenzi e Doumbia sembrano i favoriti. Clamorosa, per tempistica, l’uscita dell’agente di Iturbe, Gustavo Mascardi, intervistato da Gazzetta Tv: «È un campione che ha avuto una stagione difficile a causa degli infortuni. Non è stato capito bene dallo staff tecnico, che non gli ha dato fiducia. Ha giocato poche volte dal primo minuto. Può andare via? Ci sono proposte molto buone dall’Inghilterra per lui. Dipenderà dal ragazzo e dal club decidere cosa fare a fine stagione». Parole forti, alla vigilia di una gara decisiva.

Benitez non avrà lo squalificato Inler, ma recupera Gargano e avrà Higuain poco stressato dal viaggio transoceanico: con l’Argentina ha giocato la prima amichevole (El Salvador), ma ha riposato per 90’ contro l’Ecuador. «Abbiamo ancora tanti scontri diretti, come quelli che ci aspettano con Fiorentina, Samp e Lazio in casa. Può cambiare ancora tutto. Andiamo a Roma per vincere. Possiamo farlo se mettiamo in campo concentrazione e maturità ». La Roma non vince in casa dal 30 novembre 2014, il Napoli ha perso le ultime tre trasferte. Chi saprà migliorarsi?