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Garcia: «Avanti con il gruppo. Si sa come la Juve ha ottenuto più punti»

Si torna all'Olimpico che, almeno in campionato, è un fortino inespugnabile: 6 vittorie in 6 partite, 14 gol fatti e nessuno subito.

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«Dobbiamo fare la Roma». Rudi Garcia affida a Twitter la sintesi della gara di stasera contro l’Inter ma anche la risposta ai tanti che dicono che la Roma gioca peggio della stagione scorsa.

«Io firmo con due mani per vincere 3-0 contro Torino, 2-1 in trasferta con l’Atalanta ed essere in vantaggio fino al 93’ in Champions League fuori casa. Poi, mi conoscete: se giochiamo bene abbiamo più possibilità di vincere. Volete sentirmi dire che sarò contento se battiamo l’Inter anche se giochiamo male? Certo, lo sono. Ma questa strada in futuro non può portarci risultati di lungo periodo. Io non devo vincere una partita, ne devo vincere tante per raggiungere un obiettivo. Tra campionato e Champions, in Europa, hanno fatto meglio di noi solo Real, Chelsea e Bayern. La Juve? Non parlavo della serie A. La Juve ha 3 punti più di noi, ma sappiamo come li ha ottenuti. Non sono qui per difendere la Roma, sono i fatti a dire che la squadra sta facendo bene».

Dopo lunga assenza (non gioca dal 18 ottobre) torna a disposizione Maicon, che potrebbe giocare per la prima volta contro la sua ex squadra.

Un ritorno che Garcia valuta come particolarmente importante: «Quando impone il suo gioco e la sua forza fisica ci aiuta tanto».

L’Olimpico, almeno in campionato, è stato un fortino inespugnabile: 6 vittorie in 6 partite, 14 gol fatti e nessuno subito: «Vuol dire che siamo nel nostro giardino. I nostri tifosi non hanno uno stadio comodo per supportare la squadra, perché sono lontani dal campo, ma il loro appoggio è importantissimo. Parlo a loro: sono fantastici, non solo dall’inizio della stagione, ma da quando sono arrivato. Saremo in dodici per una gara così importante, anche se il campionato non dipende da questa gara».

In difesa ci sono poche alternative, a centrocampo è sicuro il rientro di Pjanic, che a Mosca non ha giocato: «Valuto tante cose: se giochiamo in casa, come giocano gli avversari, se i miei hanno giocato molto o poco, bene o meno bene. Valuto questo e poi scelgo il centrocampo più forte del momento».

In ogni caso, nessun alibi. Nemmeno quello del d.s. Sabatini, che ha detto che la sconfitta in Champions contro il Bayern (1-7) ha inibito psicologicamente la squadra: «L’abbiamo superato da tempo. A parte il primo tempo a Napoli non c’è nessun’altra partita per la quale ho rimpianti, neanche in Champions League».

E allora, avanti. Con il gruppo. E con le parole di De Sanctis che è ritornato sui suoi passi e ha ammesso il suo errore sul gol di Berezutski: «Morgan ha fatto qualcosa di fantastico. Eravamo tutti delusi, eravamo arrabbiati. Morgan è andato a rispondere alle tv e ha dimenticato di dire che anche lui era responsabile sul gol. Lui come tanti altri. Poi è tornato indietro. E io, da allenatore, posso appoggiarmi sull’unità di questo gruppo».