(Corriere della Sera-G.Piacentini) «Stasera non è finito niente. Mi fido al cento per cento dei miei giocatori, dopo una sconfitta dobbiamo andare avanti e la delusione la dobbiamo trasformare in rabbia domenica prossima, per tornare alla vittoria». Nonostante il 3-0 che significa per la Roma prima sconfitta in campionato e 8 punti di distacco dal primo posto, Rudi Garcia non alza bandiera bianca. Il tecnico francese lascia aperta la porta per la lotta al titolo, senza dimenticare il vero obiettivo della squadra giallorossa.«Rimangono 60 punti e il campionato non è chiuso. Il nostro obiettivo è tornare in Europa, per il momento siamo secondi e va bene così».
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Garcia a muso duro: “Non è finito niente, campionato aperto”
(Corriere della Sera-G.Piacentini) «Stasera non è finito niente. Mi fido al cento per cento dei miei giocatori, dopo una sconfitta dobbiamo andare avanti e la delusione la dobbiamo trasformare in rabbia domenica prossima,
Tre gol di differenza sono troppi per quello che si è visto in campo.«Sul 2-0 c’è stata la possibilità di tornare in partita, ma abbiamo avuto la sfortuna di prendere i primi due gol in momenti brutti per noi. La sconfitta non lascerà il segno, abbiamo una gara da giocare giovedì in Coppa Italia, dobbiamo concentrarci su quella. Domenica c’è il Genoa, dobbiamo tornare a vincere il più velocemente possibile ». Garcia sa che ora cominceranno i processi ai suoi giocatori, e per questo si traveste da avvocato difensore. «Abbiamo fatto un gran primo tempo, non bisogna dimenticare che giocavamo sul campo della capolista e loro in casa fanno male a tutti. Noi abbiamo avuto un’occasione che non abbiamo sfruttato, loro sì. La Juventus ha fatto bene sui calci piazzati, noi dobbiamo ancora lavorare su alcuni punti. È un problema di efficacia. Loro hanno segnato due gol senza avere troppe occasioni, ma il calcio è così».
La Roma è sembrata una squadra poco abituata a giocare partite così importanti. «Dovremo essere più forti in futuro per vincere queste gare. È difficile giocare in casa della Juventus e non prendere gol, ma io non ho nessun dubbio sul fatto che soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato una buona partita. Per vincere ci vuole anche un po’ di fortuna, in alcuni momenti importanti non l’abbiamo avuta. Se potessi rigiocarla, rifarei le stesse scelte. Il vincitore ha sempre ragione, dobbiamo mantenere un profilo basso e lavorare sempre di più. Ci saranno altre partite come questa, ci sarà anche il ritorno».
Sulla direzione arbitrale ha poco da dire. «Terminare la gara in nove non è stato gradevole. Non so se sia stato eccessivo il rosso a De Rossi perché non ho visto niente e preferisco non parlare. Ma non abbiamo perso per questo. Quando De Rossi è uscito stavamo già perdendo 2-0».
Il tecnico francese per la gara di domenica dovrà fronteggiare una vera e propria emergenza: contro il Genoa non ci saranno De Rossi e Castan, espulsi ieri sera, e Ljajic che era diffidato ed è stato ammonito da Rizzoli. Da verificare le condizioni di Pjanic, che è uscito per un trauma contusivo al ginocchio destro che sarà valutato nelle prossime ore.
Mercato: mentre i giallorossi erano in campo allo Juventus Stadium, il presidente del Boca Juniors, Daniel Angelici ha annunciato il passaggio in giallorosso in prestito per 18 mesi con diritto di riscatto di Leandro Paredes.
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