Nonostante 11 mesi ai box, Alessandro Florenzi è già stato molto utile ad Eusebio Di Francesco, e con il passare del tempo lo sarà ancora di più. Il gol realizzato a San Siro contro il Milan è stato il punto di ripartenza dopo un calvario infinito, sabato contro il Napoli l’occasione per la conferma, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". Perché in una rosa con tanti calciatori impegnati con le nazionali in giro per il mondo e altri in fase di recupero dopo qualche infortunio di troppo, una delle poche certezze per il big match dell’Olimpico è proprio Florenzi.
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Florenzi, fare tutto (e bene) non è più un handicap
La sua presenza in campo sabato contro il Napoli non è in dubbio, anche se la sua posizione non è ancora definita: viste le condizioni di Pellegrini e Strootman, Alessandro potrebbe tornare a fare l'intermedio
La sua presenza in campo non è in dubbio, anche se la sua posizione non è ancora definita. Appena arrivato a Trigoria, Di Francesco disse che credeva nella specificità dei ruoli, ma con Florenzi si è dovuto ricredere perché «sa fare bene qualsiasi cosa, e la fa sempre col sorriso». Se dipendesse da lui, l’ex tecnico del Sassuolo lo farebbe giocare sempre esterno alto «perché ha una grande capacità di inserimento» e perché «è un piccolo Callejon». Contro i rossoneri lo ha fatto ed è stato ripagato con una prestazione generosa e con un gol che ha chiuso definitivamente la partita. Di Francesco, però, in questo inizio di stagione si è trovato a dover fare i conti con l’emergenza: l’assenza forzata di Karsdorp e quella, in alcune partite, di Bruno Peres, lo ha costretto a schierarlo terzino. Contro il Napoli il tecnico vorrebbe confermarlo nel tridente ma viste le condizioni fisiche non perfette di Pellegrini e Strootman, potrebbe riportarlo nel ruolo di intermedio, quello in cui è esploso in Serie A con Zeman.
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