rassegna stampa roma

Flavio Cobolli, trionfo a Parigi con la sciarpa giallorossa

Una promessa in testa: "Il mio obiettivo? Vivere di tennis e superare papà in classifica"

Redazione

Figlio d’arte, fino a 13 anni mamma Francesca lo accompagnava a Trigoria dove era arrivato sognando un giorno di emulare Daniele De Rossi, il suo riferimento sportivo, scrive Valerio Vecchiarelli sul Corriere della Sera.

Neppure la stima di Bruno Conti riuscì a fargli cambiare idea, anche se la direzione scelta non fu semplice: "Dopo l’Acquacetosa e il Tor di Quinto - ha raccontato il vincitore del doppio junior a Parigi - arrivò la chiamata della Roma. Mi sembrava di avere di fronte l’occasione della vita, cosa c’è di meglio del giocare al calcio con la tua squadra del cuore?". Forse giocare a tennis per chi è cresciuto a bordo campo assistendo alle partite del papà, aspettando la fine per poter entrare e scambiare qualche colpo con quello che sarebbe diventato il suo allenatore.

Così il Tennis Club Parioli è diventato la sua casa, Flavio Magnelli e Roberto Meneschincheri i suoi primi maestri, fino all’approdo alla Rome Tennis Academy a Bel Poggio, Roma Nord, sotto la guida di papà Stefano, sui campi che hanno tenuto a battesimo Matteo Berrettini e che stanno diventando il serbatoio della speranza di tanti ragazzi romani.

Ieri il trionfo (in coppia con lo svizzero Stricker) nello Slam parigino, la bandiera della Roma al collo e una promessa in testa: "Il mio obiettivo? Vivere di tennis e superare papà in classifica". Il mondo dei grandi è dietro l’angolo.