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Fiducia a tempo per Fonseca. La Roma studia le alternative

LaPresse

La Roma non è contenta di Fonseca, ma neanche Fonseca è contento della Roma che deve allenare. In lizza Allegri, Sarri e Rangnick

Redazione

Per la Roma della nuova proprietà Friedkin il "worst case scenario" è arrivato con un mostruoso anticipo sulle previsioni e ha la faccia della Juve, che domenica sera farà visita all’Olimpico. Troverà una Roma squassata dal caso-Diawara e dallo sfilacciamento tra squadra e allenatore. Dzeko è la punta dell’iceberg, scrive Luca Valdiserri sul "Corriere della Sera", ma anche Cristante, dopo l’utilizzo da difensore centrale contro l’Hellas, ha ripetuto in tutte le interviste del dopo-gara che lui è sempre disponibile alle richieste del mister ma che quello non è certo il suo ruolo. La Roma non è contenta di Fonseca, ma anche Fonseca non è contento della Roma che deve allenare. Aveva chiesto Smalling e gli è arrivato Kumbulla.

È chiaro a tutti che contro la Juve si possa perdere, bisogna però capire come. Non ci devono essere segnali di scollamento. Dan Friedkin ha incontrato tempo fa Ralf Rangnick, il factotum che ha portato le squadre Red Bull a risultati clamorosi e che ha scoperto per loro giocatori pagati poco e venduti a caro prezzo. Rangnick si definisce "trainager", mezzo manager e mezzo allenatore: sarebbe perfetto anche come traghettatore, per avviare in anticipo la rivoluzione che aspetta la Roma e che toccherebbe a lui gestire, poi, come riferimento sportivo collegato direttamente al presidente. Tra gli allenatori italiani liberi ci sono Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Grandi nomi, grandi ingaggi. Il primo lavorerebbe molto volentieri con Paratici, il secondo no.

La vera speranza, però, è che la Roma domenica sera reagisca dopo la figuraccia di Verona. Solo i risultati possono rinsaldare la posizione di Fonseca e il piano A resta la permanenza del portoghese sulla panchina fino al termine del contratto, a giugno 2021. I Friedkin speravano di avere un po’ di tempo per conoscere meglio la realtà della Serie A e la specificità di Roma. Non potevano immaginare il caos che si è già scatenato. Se c’è da intervenire, lo faranno.