Dopo quasi due mesi di lavoro, una tournée e tre partite di campionato, la Roma ancora fatica a trovare un’identità, come evidenzia il Corriere della Sera. Aveva iniziato, a Torino e nel primo tempo contro l’Atalanta, con il 4-3-3; poi è passata al 4-2-3-1 nel secondo tempo contro Gasperini, alla difesa a tre nei primi 45 minuti di San Siro e di nuovo al 4-2-3-1 con l’ingresso di El Shaarawy al posto di Marcano e gli esterni arretrati.
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Fazio non cerca scuse: “Bisogna lavorare”
L'argentino: "Analizzeremo le cose che non sono andate al di là del risultato, ma sono tranquillo perché conosco le capacità di questa squadra"
Kolarov, per il momento meno incisivo e meno lucido rispetto allo scorso anno, è tornato a fare il terzino, come Karsdorp, di nuovo in campo in gare ufficiali dopo oltre 10 mesi (non giocava da Roma-Crotone del 25 ottobre) e uscito ancora per problemi fisici. E pensare che nonostante una difesa infilata con troppa facilità anche nell’occasione del gol annullato dal Var a Higuain, il punto alla Roma stava per regalarlo proprio un difensore, Federico Fazio: "Dobbiamo essere autocritici - dice l’argentino -. C’è da lavorare e migliorare, anche se senza il gol di Cutrone staremmo commentando altre cose. Analizzeremo le cose che non sono andate al di là del risultato, ma sono tranquillo perché conosco le capacità di questa squadra. Non dobbiamo essere negativi, avremo tante partite da giocare e sono sicuro che ribalteremo questa situazione".
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