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rassegna stampa roma

El Shaarawy show

Il Faraone e Perotti regalano al coraggioso Di Francesco una consacrazione ad alti livelli meritata sul campo

Redazione

Ci sono notti che ti possono cambiare la vita. Perché tutto sia perfetto però, come riportato nell'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", alla Roma manca ancora un piccolo passo. Un pareggio in trasferta contro l’Atletico Madrid il 22 novembre, o una vittoria in casa contro il Qarabag il 5 dicembre, e i giallorossi staccheranno il pass per gli ottavi di finale di Champions. E ci potrebbero arrivare anche da primi nel girone, con il vantaggio di un sorteggio più agevole.

Di Francesco si arrabbierà con chiunque proverà a fare questi calcoli. Dirà che la strada è lunga e questo deve dire. Ma la partita di ieri sera, perfetta dal primo all’ultimo minuto, è una consacrazione ad alti livelli che si è meritato sul campo. Sembrava una Champions fatta per l’esperienza internazionale della Juve o per il calcio champagne del Napoli e invece la Roma ha dimostrato con i fatti di essere tutt'altro che una comparsa. 

Le formazioni iniziali dicono che si gioca per vincere: El Shaarawy-Dzeko-Perotti contro Pedro-Morata-Hazard. Non è un caso che la partita esploda subito come un fuoco di artificio: passano 38 secondi e la Roma va in vantaggio. Azione Kolarov-Dzeko ed El Shaarawy sigla l'1-0 con un tiro di collo-esterno. A livello di spettacolarità è il bis del gol segnato sabato, nella stessa porta, contro il Bologna, ma questo ha un peso specifico decisamente superiore. Il Chelsea prova a riprendersi e si affida la riscossa ad Hazard, ma dai piedi del belga non arriva mai una conclusione convincente. Le occasioni più grandi sono il tiro di Alonso al 43' (bravo Alisson) e il colpo di testa sul successivo corner di Bakayoko.  Nel frattempo, però, sono successe due cose: la Roma è salita sul 2-0 grazie all'errore di Rudiger e alla prontezza di El Shaarawy e il Qarabag è andato in vantaggio contro l'Atletico. L'1-1 finale riduce all'1% le possibilità di Simeone di passaggio del turno.

Ma è la ripresa il capolavoro vero di Di Francesco, visto che il Chelsea non ha nemmeno un’occasione. La Roma, invece, segna con Perotti al 18’ e dilaga: è ancora Perotti a sbagliare un gol fatto su assist di Dzeko e Courtois fa un miracolo su Manolas. Di Francesco può anche permettersi il lusso di chiudere con il 5-3-2 per preservare Florenzi, ultimo terzino destro rimasto. Il più bravo di una squadra perfetta è stato proprio lui, il tecnico che per qualcuno non aveva il palmares per allenare a questi livelli. Il suo coraggio ha pagato.

(L. Valdiserri)