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È ora di fare pace. La stagione deve ancora dire tutto

LaPresse

Forse è arrivato il tempo di togliere pesi e parole e ricominciare a fare le cose semplici.

Redazione

Non delle polemiche abbiamo bisogno, non degli osanna, non dei cori irridenti o delle esultanze ambigue, scrive Paola Di Caro sul Corriere della Sera.

Non ci servono i cattivi ma nemmeno i buoni maestri, che non è una scuola di vita, non ci sono lezioni da prendere o impartire. Forse è arrivato il tempo di togliere pesi e parole e ricominciare a fare le cose semplici. In campo e fuori, dove la tensione è salita oltre il livello di guardia mettendo a rischio perfino il rapporto d’amore tra la Roma e i suoi tifosi. È tempo di fare pace, perché una stagione travagliata può capitare, ma tutto è ancora troppo aperto per buttarla e buttarsi via. È la normalità che serve adesso.

Quella che ha messo in campo Eusebio Di Francesco, che sembra aver ripreso le redini della squadra mandando segnali al gruppo: gioca chi sta bene, servono i big ma anche gli acquisti fatti da Monchi, si usa un sistema equilibrato, si spendono le parole giuste difendendo i giocatori in difficoltà e non puntando il dito in pubblico verso chi sbaglia.

Non sapremo mai cosa è davvero successo nei giorni del post-Fiorentina. Quali chiarimenti ci siano stati, quali rassicurazioni forse siano arrivate a un gruppo che pareva allo sbando. Ma la Roma che ha giocato per vincere contro il Milan, andandoci vicino, e che ha fatto in pieno e serenamente il suo dovere a Verona merita che le si conceda, ancora una volta, la nostra passione. Sapendo che la strada da percorrere resta in salita, ma che - lunga o breve che sia - vale la pena di farla insieme.