A Roma hanno inventato il neologismo "baldinata esotica". Identifica un allenatore straniero, di bell’aspetto, un po’ filosofo, osteggiato dalla tifoseria che vuole il calcio "pane e salame", scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.
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È il calcio di Zorro: possesso palla e “salida lavolpiana”
Fonseca è un assertore della tattica resa famosa da Lele Adani: il centrale di centrocampo si abbassa per far partire l’azione e i due terzini si alzano a centrocampo
Luis Enrique e Rudi Garcia in passato, ora Paulo Fonseca. Tra tante scelte "nostrane" è lui la novità forestiera. Arriva e trova le macerie lasciate da Di Francesco (record di infortunati) e Monchi (mercato fallimentare), più le picconate del traghettatore Ranieri.
Il portoghese ha accettato la Roma con lo stesso entusiasmo che gli aveva fatto vestire la maschera da Zorro dopo la qualificazione agli ottavi di Champions nel dicembre 2017. Crede nel possesso palla, predilige il 4-2-3- 1 ma ha giocato anche con il 4-4-2, è un assertore della "salida lavolpiana", resa famosa da Lele Adani: il centrale di centrocampo si abbassa per far partire l’azione e i due terzini si alzano a centrocampo. Promette un calcio divertente, ma dipenderà anche dal mercato che potrà fare la Roma.
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