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Corriere della Sera

Dovbyk e Shomu, coppia troppo fragile per il sogno 4° posto

Dovbyk e Shomu, coppia troppo fragile per il sogno 4° posto - immagine 1
L'ucraino non ha mai convinto e l'uzbeko non è mai stato un goleador
Redazione

C'è qualcosa di stonato, quasi anacronistico, nella coppia d'attacco con cui la Roma sta tentando la rincorsa alla Champions League. Dovbyk e Shomurodov, tra le tante combinazioni offensive delle squadre di vertice, sono forse quella meno temuta, meno brillante, certamente la meno "potente". L'ucraino alterna acuti da centravanti vero a partite in cui sembra un corpo estraneo. L'uzbeko - scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera - corre e si sbatte, ma il suo profilo, lo dice la sua carriera, non è mai stato da squadra di vertice. Eppure sono loro, per necessità più che per scelta, i titolari fissi dell'ultima Roma di Ranieri. I numeri raccontano una verità amara: 16 reti (12 Artem e 4 Eldor) in 2 in campionato, quanto Vlahovic e Kolo Muani nella Juventus più involuta dell'ultimo decennio. Tutti gli altri fanno meglio. Domenica sera contro il Milan all'Olimpico toccherà di nuovo a loro, ma potrebbe rivedersi anche Saelemaekers, dopo settimane di panchina. Il belga, arrivato proprio dai rossoneri nello cambio con Abraham, 6 gol nei primi mesi, è sparito dai radar di Ranieri, ma ritroverà la sua ex squadra mentre si discute del possibile riscatto.