rassegna stampa roma

Discarica Tor di Valle: dove sorgerà lo stadio frigo, water e materassi

Montagne di rifiuti ingombranti in via dell’Ippodromo. Un residente: "Arrivano di notte e scaricano di tutto"

Redazione

Il primato di discarica più lunga della Capitale, scrive  Valeria Costantini sul Corriere della Sera,  spetta di certo a quella che decora la porta di ingresso del futuro stadio della Roma. Duecento materassi - contati uno per uno - che sfilano sul panorama di via dell’Ippodromo di Tor di Valle, quadrante sud della città.  Frigoriferi insieme a lavatrici, cumuli di elettrodomestici, water, legname e calcinacci. Montagne su montagne, mini-Malagrotte a cielo aperto. Gigantesche distese di bianca immondizia che spiccano tra il verde agro romano, l’area golenale che poi sfocia sul Tevere ben poco distante. "Arrivano di notte, scaricano tutto ed ecco qui servita la vergogna Capitale",conferma Alberto Egidi, tra i tanti residenti che frequentano la panoramica via.

"Questo percorso è molto amato dal mondo della ciclabilità romana, da Tor di Valle si arriva fino a Ponte Milvio, ma ormai il degrado se lo sta divorando - spiega un ciclista di passaggio, costretto allo slalom tra i frigoriferi -. A volte ci sono state discariche così alte da rendere impossibile arrivare alla ciclabile".

Ci sono anche diversi accampamenti abusivi, nelle tendopoli nascoste tra la vegetazione vivono alcune famiglie rom: "Alcuni di loro hanno persino tentato di ripulire la zona in passato, ma è una battaglia persa", racconta Roberto Guidi, anche lui podista, che spesso si allena sulla devastata via dell’Ippodromo.