"Il calcio non dovrebbe ripartire, ma se lo farà la Roma può stare tranquilla: ha un grande allenatore, Paulo Fonseca, e una grande squadra per il futuro".
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Di Livio: “Ripartire a settembre dal tecnico e Zaniolo”
L'ex nazionale: "Se fossi ancora calciatore sarei preoccupato, ma il domani è giallorosso"
Angelo "soldatino" Di Livio, perché è contrario alla ripartenza del calcio? "Chi si prenderà la responsabilità di rimandare una squadra in campo? Ci saranno mille controlli, ma il calcio è uno sport che prevede il contatto fisico" dice l'ex nazionale a Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
Perché, allora, i presidenti della serie A vogliono ricominciare? "Il calcio è mosso da interessi economici. Oggi, però, siamo di fronte ad una realtà pericolosa per tutti. I contagi sono ancora alti. Se dopo la ripresa qualche calciatore dovesse essere positivo annulleranno il campionato? Sarà impossibile preparare la partita nel modo giusto".
Se si dovesse ripartire, che campionato sarà? "Ci saranno tanti infortuni, si giocherà ogni tre giorni. Si finirà tardissimo, con il rischio di compromettere anche la prossima stagione. Se fossi ancora calciatore sarei preoccupato, mi piacerebbe sentire la loro opinione".
La Roma che certezze ha? "Un grande allenatore: Fonseca. In questi anni si è cambiato troppo, stavolta c’è l’allenatore giusto, che dovrà rimanere a lungo".
Dopo lo stop sarebbe una Roma più forte? "Sì, perché rientreranno Diawara e Zaniolo".
Il quarto posto sarebbe alla portata di questa Roma? "La differenza con l’Atalanta è tanta. Punterei sulla prossima stagione, con Zaniolo e Pellegrini che devono prendersi più responsabilità".
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