(Il Corriere della Sera - G. Piacentini)-«Se vince la Juventus, al 95% il campionato è finito. Lo Juventus Stadium mette soggezione ma la Roma non dovrà avere paura di giocarsela». Per Angelo Di Livio, cresciuto nel settore giovanile giallorosso ma diventato campione con la maglia bianconera, Juventus-Roma non può essere una gara come le altre. «La mia fede non è un mistero, tiferò Roma ma non posso dimenticare gli anni vissuti a Torino ».
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Di Livio: “La Roma può battere la Juventus Punto tutto su Ljajic e Gervinho”
(Il Corriere della Sera – G. Piacentini) –«Se vince la Juventus, al 95% il campionato è finito. Lo Juventus Stadium mette soggezione ma la Roma non dovrà avere paura di giocarsela».
Come finirà il big match che vale lo scudetto? «Non so chi vincerà, ma sono certo che non sarà come negli ultimi due anni, con la partita già chiusa dopo mezz’ora. Questa è una Roma differente, che ha tutte le carte per mettere in difficoltà la squadra di Conte».
In che modo? «La Juventus giocherà con la difesa a tre, la Roma è forte sulle fasce: Gervinho e Ljajic possono fare molto male».
Rinuncerebbe a Destro? «È’ una scelta difficile da fare, ma non mi aspetto una Roma con quattro attaccanti come col Catania».
La classifica è reale o è condizionata dagli errori arbitrali? «Cinque punti di differenza sono troppi, le due squadre si equivalgono. Ci sono stati errori arbitrali che hanno creato questa distanza ma io non credo nelle partite decise a tavolino, piuttosto negli errori fatti in buona fede».
Chi è più decisivo tra Conte e Garcia? «Conte ha portato una fame di vittoria che dura ormai da tre anni, la Roma non è ancora a quel livello. Rudi Garcia però sta facendo qualcosa di straordinario, e nessuno se lo aspettava così inserito nell’ambiente romano e nel campionato italiano ».
Un pregio e un difetto di ognuno? «Il pregio di Conte è che vuole sempre vincere. Il difetto, e mi permetto di dirlo perché siamo amici, è che a volte è troppo esuberante in panchina e questo può dare fastidio agli avversari. Il pregio diGarcia è la personalità e il fatto di essere un ottimo psicologo, difetti non me ne vengono in mente».
Totti e Pirlo. Chi è più importante? «Andrea è un grandissimo giocatore, ma quando è mancato hanno giocato sostituti all’altezza. Un sostituto di Totti, invece, non esiste».
Facciamo il gioco delle figurine. Chi è più forte in difesa? «Prendo quella della Roma, non è un caso che sia la meno battuta d’Italia. Benatia e Castan sono tra le migliori coppie in Europa, non sono inferiori a nessuno».
A centrocampo? «Sono due reparti straordinari ma quello bianconero ha più esperienza e più gol nelle gambe ».
In attacco? «Quello della Roma è nettamente più forte. È più completo e ha tantissima qualità».
Quali giocatori l’hanno sorpresa? «Nella Roma Benatia, è straordinario. Nella Juventus Tevez, non pensavo fosse così decisivo ».
Chi saranno gli uomini partita? «Ljajic da una parte e Marchisio dall’altra».
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