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Di Francesco: “Voglio impedire al Napoli di sviluppare il suo gioco”

Il tecnico della Roma a pochi giorni dal big match: "Non sarà uno spareggio, ma una partita fondamentale. La squadra da battere, però, resta la Juventus"

Redazione

"Non sarà uno spareggio, ma una partita fondamentale. La squadra da battere, però, resta la Juventus". Parola di Eusebio Di Francesco, ospite ieri a Firenze al Festival del calcio. "Sarà una partita con un sapore e un gusto particolari, io voglio arrivarci impedendo a Sarri di sviluppare il suo gioco. Le pressioni? Non mi spaventano, vogliamo crescere e rimanere attaccati al gruppo di testa".

Il tecnico giallorosso aspetta i rinforzi Schick e Karsdorp (che ieri ha ricominciato a svolgere una parte del lavoro col gruppo): l’attaccante ceco dovrà essere l’arma in più, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". "Ho avuto poche possibilità di allenarlo, poterlo fare con continuità mi farebbe impazzire (ride, n.d.r.), ma si vede che ha l’istinto del campione. Per lui dovrò adattare qualcosa, in futuro farà la punta centrale, ma le cose migliori le ha fatte partendo dal centrodestra: è giovane, va accompagnato anche nei giudizi, ma ha sicuramente tutte le potenzialità per essere un grande attaccante".

È già un grande bomber, invece, Edin Dzeko, che ieri è stato inserito da France Football nella lista dei trenta calciatori in lizza per il Pallone d’Oro. Di Francesco è tornato a parlare delle parole del bosniaco, che, dopo la gara con l’Atletico Madrid si era lamentato per l’assenza di rifornimenti: "Edin ha sbagliato perché dietro ogni partita c’è un lavoro e tanti non possono sapere quello che facciamo in settimana: in una gara in cui tocca due palloni, anche per demerito suo, deve mettersi a disposizione degli altri. La differenza è tutta lì".