(Corriere della Sera - G. Piacentini) - «In questi anni alla Roma sono mancate mentalità e personalità, perché le qualità tecniche non si discutono ». Non usa giri di parole, Morgan De Sanctis. Uno dei motivi che hanno spinto la società giallorossa a puntare su di lui è anche il bagaglio d’esperienza che ha portato con sé. «Credo molto nel valore emotivo di una squadra di calcio. Quando ho parlato coi dirigenti mi sono stati fatti discorsi che andavano oltre il valore tecnico, e che ho condiviso. Ma quello che conta sono le prestazioni sul campo. Sono gli uomini che fanno una squadra, ne ho parlato anche con Totti e siamo d’accordo sul fatto che deve essere una stagione importante ».
rassegna stampa roma
De Sanctis: «Testa e personalità, ecco cos’è mancato»
(Corriere della Sera – G. Piacentini) – «In questi anni alla Roma sono mancate mentalità e personalità, perché le qualità tecniche non si discutono ».
È consapevole, De Sanctis, di arrivare in una piazza delusa. «Il feeling con i tifosi è importantissimo. Già da mercoledì all’open day si troveranno di fronte una squadra che permetterà loro di alzare la testa, mi prendo la responsabilità di fare questa promessa. Non ho vissuto la finale di Coppa Italia persa con la Lazio, però ho percepito che si è creata un’amarezza grandissima nella tifoseria e nella squadra. Il razzismo? Se si considera l’ignoranza e la maleducazione di alcune frange, questo non succede solo a Roma ma anche altrove». L’obiettivo sportivo è chiaro. «Dobbiamo riportare in Europa questa squadra e questi colori. Per quanto riguarda il campionato, la Juventus parte davanti a tutti ma noi possiamo giocarcela alla pari con le altre». Tra le note più liete c’è il rapporto con Rudi Garcia. «Finora è la cosa più positiva. In poche settimane ha avuto la voglia e la capacità di apprendere l’italiano per comunicare in modo chiaro con tutti, e questo ci aiuterà molto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA