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De Sanctis: “Niente vacanze, voglio vincere”

Al lavoro dopo l’operazione al gomito infortunato, non vede l'ora di ricominciare la stagione.

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Mentre tutti i suoi compagni di squadra sono al Mondiale o in vacanza, Morgan De Sanctis è al lavoro. Deve recuperare dopo l’operazione di pulizia del gomito a cui si è sottoposto al termine del campionato. Un intervento di routine che lo terrà lontano dal campo per un po’, in tempo però per mettersi a disposizione di Rudi Garcia per l’inizio della nuova stagione, tra meno di un mese. «Sto bene - le sue parole a Sky - è il gomito che ha bisogno di un piccolo tagliando e un po’ d’olio. Ho dovuto sacrificare un po’ di vacanze per fare fisioterapia, ma ne sono contento, perché l’anno prossimo dovremo fare meglio di questa stagione». 

Una promessa, quella del portiere giallorosso, anche perché c’è solo un modo per fare meglio rispetto al campionato che si è appena concluso: vincere lo scudetto. È quello che vuole tutto lo spogliatoio giallorosso, con in prima fila il tecnico Garcia. A proposito dell’allenatore francese, l’ex portiere del Napoli svela (diciamo meglio, conferma) un retroscena sul suo passaggio alla Roma della scorsa estate. «Non è stato Sabatini a portarmi a Roma ma un certo Gilberto D’Annunzio. È un ristoratore francese che sta a Lille ed è un grande amico di Rudi Garcia e lui mi ha suggerito al francese. Voi penserete che sto scherzando, ma anche il mister l’ha scritto nel suo libro, seppure tralasciando i dettagli. Se poi non ci credete, chiedetelo pure a Sabatini...». 

Chiunque sia stato, il feeling con la piazza romana è stato immediato. A beneficiarne è stato anche il suo rendimento, al punto che da metà stagione in poi molti hanno spinto per farlo ritornare sui suoi passi riguardo alla scelta di lasciare la maglia azzurra. «È una decisione che ho preso l’anno scorso e di cui non mi pento, mi servivano energie da riversare nella mia squadra di club. L’infortunio di Buffon? Con Perin e Sirigu la Nazionale è comunque in buone mani». 

Anche la Roma lo è, al punto che Morgan non pensa nemmeno lontanamente di smettere. «Io al posto di Albertini? Per fare il vicepresidente federale bisogna smettere e io invece Snon ho alcuna intenzione di abbandonare il terreno di gioco. Magari potrei fare il consigliere».