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De Rossi quasi non ci crede: “Ho segnato come Pablito e posso giocare quanto Zoff”

Il centrocampista azzurro: "Essere accostato a certi miti è veramente un onore per me. Del quale non mi abituo mai"

Redazione

Con il rigore che venerdì sera ha messo in discesa la sfida per le qualificazioni mondiali, Daniele De Rossi ha raggiunto Paolo Rossi a quota 20 gol con la maglia azzurra, staccando Bettega e Gilardino, come crive Tomaselli sul Corriere della Sera.

E la top ten, con Vieri e Graziani a 23, non è lontana. "È una statistica che vale – rivendica De Rossi – e soprattutto varrà negli anni: quando sarò vecchio e la vedrò mi farà sorridere. Pablito era un bomber incredibile e io l’ho raggiunto mettendoci molto più tempo. Ovviamente siamo giocatori diversi, ma sono vicino anche alle presenze di Zoff, che proprio assieme a Paolo Rossi faceva la storia del calcio italiano quando io non ero ancora nato: è veramente un onore per me. Del quale non mi abituo mai".

I dubbi per adesso riguardano soprattutto il futuro di Daniele, che ha un contratto da 6 milioni a stagione in scadenza con la Roma e sta trattando un rinnovo biennale da 2.5 l’anno in un contesto delicato, considerato che Spalletti e Totti a loro volta sono in scadenza. Cina e Stati Uniti di sicuro garantirebbero a DDR ingaggi più elevati, ma l’anno prossimo sarà quello che porta al Mondiale di Russia: anche grazie all’azzurro le possibilità di vedere ancora De Rossi a Roma sono concrete. "Chi giocherà ancora nella Roma tra me e Francesco? Tutti e due tiferemo Roma tutta la vita e questo ci ha contraddistinto ancora prima che indossassimo questa maglia. Dobbiamo sperare sempre per il bene della squadra, che per noi è tutto: non dobbiamo mai dimenticarci che la Roma è il bene primario, che resta davanti a tutto».