Ieri un inviato del programma Le Iene ha intervistato De Rossi, che domenica sera è finito nell’occhio del ciclone per un insulto a sfondo razziale contro il giocatore croato della Juventus («Stai muto, zingaro di merda!»). La frase è stata decrittata dal «labiale», chiaramente visibile in tv. De Rossi, come evidenzia Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera,se l’avessero sentito l’arbitro Banti o uno dei suoi collaboratori, sarebbe stato espulso e poi squalificato per almeno 10 giornate, visto che il nuovo codice di giustizia sportiva della federcalcio punisce gli insulti discriminatori (articolo 11). La prova tv, invece, può scattare solo per gesti violenti sfuggiti all’arbitro o per frasi blasfeme. De Rossi, così, se l’è cavata senza pagare nulla.
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De Rossi: «Dovevo evitarlo»
Se l’avessero sentito l’arbitro Banti o uno dei suoi collaboratori, sarebbe stato espulso e poi squalificato per almeno 10 giornate
«L’avete visto. Sono stato beccato da una telecamera mentre dicevo una frase che, insomma, dovevo evitare di dire. Non è la prima volta che si dicono queste frasi e ogni tanto capita in campo… Dire che se ne dicono tante, che in campo succede anche di peggio e che il calcio, in quei 90 minuti, livella un po’ tutti verso il basso, non è comunque una giustificazione. Insomma, evitiamo di dirle o, come ha detto il mister (Spalletti; ndr), copriamoci la bocca. Dire qualcosa a Mandzukic? Mi dispiace, mi dispiace per chi si sente offeso per quella frase» dice Daniele a Le Iene.
Sabato sera contro il Frosinone farà il difensore centrale, con Manolas e Ruediger, come è successo contro la Juve. Spalletti ha provato anche un altro schema nel quale Daniele tornerebbe tra i centrocampisti, come ha fatto parzialmente contro l’Hellas Verona.
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