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Il Corriere della Sera

Dai Friedkin oltre 90 milioni con investitori privati statunitensi

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Ora il debito è sceso a 175 milioni

Redazione

Come anticipato un paio di settimane fa in un documento emesso dalla Borsa del Lussemburgo, si è chiusa nei giorni scorsi l’operazione di rifinanziamento del debito da parte della Roma, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Secondo quanto riportato da Bloomberg News, la società giallorossa ha ripagato (a un prezzo di 101,3 centesimi sull’euro) il bond da 267 milioni di euro emesso dalla precedente proprietà nel 2019 con scadenza nel 2024.

Per la precisione il 101,28125% dell’importo principale dei titoli da rimborsare, pari a 266.572.250 euro, oltre agli interessi maturati e non pagati e importi aggiuntivi dal 30 giugno 2022 alla data del rimborso pari a 4.383.925 euro. La Roma ha così ripagato in anticipo gli investitori istituzionali che avevano aderito all’offerta.

La società di Trigoria ha portato a termine il rifinanziamento del debito senza rivolgersi ai mercati della Borsa ma sfruttando investitori statunitensi privati: tra di loro c’è la filiale assicurativa Athene, una società che si occupa di servizi pensionistici e che si è unita nel gennaio del 2022 al fondo d’investimento americano Apollo Global Management. Lo stesso presidente Dan Friedkin ha investito oltre 90 milioni di euro, portando a più di 700 milioni i soldi spesi per la Roma dal giorno del suo insediamento.

Con questa operazione i Friedkin abbassano quindi il debito del club a 175 milioni: cioè l’importo del nuovo prestito, ma non sono stati resi noti i dettagli relativi al tasso d’interesse del finanziamento, né la scadenza del contratto che, si presume, sarà successiva al 2024.