Ci sono due italiani, un ar-gentino, un marocchino e un norvegese. Sembra l'inizio di una barzelletta, e invece sono le nazionalità dei giocatori che la Roma ha messo nel mirino per rinforzare il reparto offensivo, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. I nomi sono quelli di Chiesa, Berardi, Soulé, En-Nesyri e Sorloth. Il direttore sportivo giallorosso Florent Ghisolfi, in accordo con il tecnico De Rossi, si è mosso con decisione su Soulé (Juventus) e Sorloth (Villarreal), ricevendo in cambio la disponibilità a trasferirsi in giallorosso ma senza avere, al momento, l'accordo con il club bianconero e con quello spagnolo. Con la Juventus la situazione è in divenire, nel senso che c'è un dialogo aperto: la valutazione che fanno a Torino dell'argentino è di 30 milioni, il Leicester è arrivato a 25 con i bonus mentre la Roma non può e non vuole superare 20, più una parte di bonus e una eventuale percentuale sulla futura rivendita. La Juve preferirebbe cederlo all'estero ma l'argentino ha ribadito di gradire la Roma: per età e stipendio, tra l'altro, Soulé per Trigoria rappresenta un investimento più sostenibile e futuribile rispetto a Chiesa. Sorloth, a differenza di Chiesa, non avrebbe problemi a giocare l'Europa League, visto che il Villarreal l'anno prossimo non la disputerà nonostante i 23 gol del norvegese.
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Il Corriere della Sera
Cinque nomi per due posti. Soulé e Sorloth: si stringe
Il direttore sportivo giallorosso Florent Ghisolfi, in accordo con il tecnico De Rossi, si è mosso con decisione su Soulé (Juventus) e Sorloth (Villarreal)
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