L'attacco della Roma, abituata a vincere di corto muso, si sta svegliando. Gasperini coinvolge al completo le sue punte, diverse nelle caratteristiche e nei numeri, e viene e ripagato dalle prestazioni dei singoli. Così su sette successi in campionato - scrive Ugo Trani su Il Corriere della Sera - adesso sono tre quelli in cui i giallorossi sono riusciti a segnare due reti e non una (in Europa League il quarto a Nizza). Contro il Parma (2-1) finisce come il 5 ottobre al Franchi contro la Fiorentina. E il 28 settembre contro il Verona (2-0), fin qui la vittoria più larga. Eccolo, dunque, Artem. Di prepotenza. Il mancino improvviso per tornare a sorridere come gli chiede la gente. Esulta raggiante, abbracciato dai compagni con affetto per quel gol, bello e da tre punti. Bisogna aspettare, insomma, il finale del match per vedere Artem. Gli lascia il posto Soulè che ha esultato a vuoto nel primo tempo: sinistro elegante e mirato, ma rete annullata per il fuorigioco di Celik. "Sono felice per il gol, decisivo per la vittoria. Sono tre punti pesanti per la classifica. La rete mi è utile per ritrovare la fiducia. Ci tenevo ad aiutare la squadra, ci sono riuscito" chiarisce Dovbyk. Gasperini non è sorpreso: "Da un po' di settimane dico che cresce sotto il piano atletico. Ha segnato un gran gol".
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