In ogni caso nessun rimorso: nella difficile serata della partita contro il Real la Roma ha fatto tutto quello che poteva. L’8 marzo si giocherà la partita del ritorno e la Roma andrà al Bernabeu con uno 0-2, l’impresa sarà ardua e forse impossibile, ma almeno si è guadagnata il rispetto del Real Madrid. Al di là del risultato di cose positive ne abbiamo viste: dopo l'1 a 7 contro il Bayern e l'uno 1 a 6 contro il Barcellona con Garcia, la Roma ieri sera è uscita a testa alta da uno scontro contro una big, ritrova il suo stadio, il suo tifo, sciarpe e bandiere. Mister Spalletti ha vinto la sfida tattica contro Zidane, ma quando si hanno fenomeni come Cristiano Ronaldo questo non basta; anche l’arbitraggio ha fatto la sua parte negando un rigore netto per il fallo di Carvajal su Florenzi, e forse anche uno di Pjanic su Ronaldo e di Navas su El Shaarawy. La Roma è scesa in campo con un 4-1-4-1, lasciando in panchina Dzeko per non dare punti di riferimento ai difensori, e De Rossi perché non era al 100%; Vainqueur è stato un buon sostituto, ha fatto la sua partita sfiorando anche il gol. Il Real ha giocatori eccezionali che, da soli, possono portare a casa il risultato. A 5 minuti dalla fine, e già sotto di due gol, è entrato Francesco Totti che, poco poteva fare nel tempo rimasto, ma gli è dovuto almeno il rispetto considerando che con l’era Garcia non aveva mai giocato in questa Champions. Non c’è da vergognarsi della Roma di ieri sera, la squadra è uscita a testa alta contro una super formazione; bisogna ripartire da qui, magari con un attaccante in grado di mettere la palla rete in partite in match complicati come questi.
rassegna stampa roma
Castigo esagerato
La Roma esce a testa alta contro il Real Madrid, si è guadagnata il suo rispetto e ha ritrovato il suo stadio, la tattica di Spalletti non è bastata il Real ha giocatori eccezionali in grado di tirare fuori la giocata vincente.
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