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Caro Luis, per una volta calcio semplice

(Corriere della Sera – A.Garibaldi) – Sospendiamo il «progetto», per una domenica, quella speciale del derby.

Redazione

(Corriere della Sera - A.Garibaldi) - Sospendiamo il «progetto», per una domenica, quella speciale del derby.

In attesa che lo schema di Luis Enrique vada a dama, funzioni come un orologio. Rendiamo - solo per il derby, solo per vincerlo - il calcio più semplice. Due colonne: Totti appena dietro all'attacco e De Rossi appena davanti alla difesa. Difesa a quattro (non solo a due, come siamo abituati quest'anno!), con i più assennati e disposti (anche) a difendere. Centrocampo (Pjanic e Marquinho o Perrotta, possibilmente; non Simplicio, Greco o Viviani), che tenga il collegamento fra difesa e attacco.

Attacco con Borini e un altro a scelta, che sappiano mettere in rete qualcuno dei dieci (almeno) passaggi preziosi di Totti. In panchina, sarebbe bello portarsi Marco Delvecchio (pare ancora in ottima forma e di sicuro ha voglia di segnare il gol numero dieci alla Lazio). Luis Enrique appare persona seria e intelligente. Certe volte, l'intelligenza sta anche nel modulare le idee che si hanno in testa con ciò che accade nel mondo dell'esperienza. Si deve fare la squadra con gli ingredienti a disposizione, non applicare una teoria costi quel che costi: purtroppo la campagna acquisti - ormai si può dire - ha avuto qualche falla, ha mancato di equilibrio. [...]