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Calcio in ombra nel derby della paura

L’allarme sulla sicurezza domina sopra la partita. Per controllare l’afflusso allo stadio i cancelli saranno aperti dalle 15.30

Redazione

Mai così presto in campionato, alla seconda giornata, mai con così tanta tensione. Lazio-Roma aspetta 50mila spettatori all’Olimpico e oltre 1000 agenti fuori, come riporta il Corriere della Sera.

Ci sarebbe tanto da dire dal punto di vista calcistico. Biancocelesti dati favoriti dai bookmaker dopo tanti anni da "underdog". Giallorossi già a rischio crisi in caso di sconfitta. I duelli Immobile-Dzeko e Milinkovic-Pellegrini.

L’esperienza di Inzaghi e il debutto di Paulo Fonseca. La prima volta senza Totti e De Rossi, che a tarda sera giocherà un altro derby, quello tra Boca Juniors e River Plate. L’allarme sulla sicurezza, invece, domina sopra la partita. Ai «soliti» problemi di una gara che non a caso si gioca alle 18 e non alle 20.45, si aggiunge la celebrazione che gli ultrà vogliono dedicare alla memoria di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo degli Irriducibili laziali, ucciso il 7 agosto con un colpo di pistola alla testa nel parco degli Acquedotti.

Per controllare l’afflusso allo stadio i cancelli saranno aperti dalle 15.30, ma proprio a quell’ora, da ponte Milvio, dovrebbe partire il corteo biancoceleste verso lo stadio Olimpico. Il timore è che possano unirsi anche ultrà venuti dall’estero: Inghilterra, Spagna, Austria, Polonia e Bulgaria, visti i gemellaggi dei supporter della Lazio.

La curva laziale resterà in silenzio per i primi 45 minuti per protestare contro l’inasprimento delle norme dettato dal Decreto sicurezza bis. Nel corso della trasmissione radio "La voce della Nord" è arrivato anche un "messaggio" per i calciatori biancocelesti: "Indifferenza totale nei confronti dei giocatori. Useremo la stessa arma che loro hanno usato nei confronti nostri in questi giorni". Il motivo? Le mancate condoglianze da parte di dirigenti e calciatori, anche private, alla famiglia Piscitelli.

C’è anche una partita, per fortuna. Inzaghi conferma la formazione che ha battuto la Samp, con un’eccezione: il rientro di Leiva al posto di Parolo. Fonseca si copre con Zappacosta terzino e Florenzi attaccante, portando in panchina il nuovo acquisto Smalling. Domani sarà a Roma Kalinic, che prenderà il posto di Schick, al Lipsia in prestito biennale con obbligo di riscatto legato alle presenze (5 milioni più 20). Stessa formula per Gonalons al Granada, ma a 0 più 5.