Malconcio, bastonato e più povero. È l’immagine del calcio italiano, così come esce dal turno di Champions appena concluso, secondo Silvio Berlusconi.
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Berlusconi: “I tonfi europei di Roma e Juve fanno male”
"Una sconfitta come quella della Roma, di simili dimensioni, svaluta un calciatore che gioca nel nostro campionato" dice il presidente del Milan.
Tornare nell’Europa che conta è l’obiettivo (ambizioso) che il numero 1 del Milan ha posto al suo tecnico Pippo Inzaghi. In attesa che i rossoneri lo raggiungano (e domenica sera contro la Fiorentina, a San Siro, si potrà capire meglio quanto alta resta l’asticella), Berlusconi fa il tifo per le altre squadre italiane impegnate in Coppa, il cui cammino è stato, fin qui, a dir poco accidentato.
Un tifo magari un po’ interessato, visto che il presidente del Milan, da appassionato ma soprattutto da imprenditore che pensa al valore del prodotto, sa bene che le sconfitte di Roma e Juventus possono trasformarsi in un danno per tutto il movimento.
Movimento decisamente in crisi, visto che la distanza delle squadre italiane dalle rivali europee (e non solo le big dai budget irraggiungibili) sembra crescere invece che diminuire. «Le sconfitte di Roma e Juve, in particolare quella della Roma, deprezzano i valori del calcio italiano — il commento di Berlusconi, rilasciato tra un impegno politico e l’altro —. I parametri societari si abbassano. Non solo, si perdono anche posizioni nel ranking europeo».
Berlusconi scende poi in maggiori dettagli analizzando le ripercussioni sul valore dei singoli giocatori della batosta subita dai giallorossi. «Una sconfitta come quella della Roma, di simili dimensioni, svaluta un calciatore che gioca nel nostro campionato. Dopo un 7-1 simile, un nostro giocatore può arrivare a valere addirittura un quattordicesimo rispetto a un giocatore che milita nel campionato tedesco». Probabilmente un’iperbole più che un calcolo preciso, comunque un modo per rendere le dimensioni del problema.
Berlusconi aveva espresso un commento simile per quello che, una volta, era un suo giocatore: Mario Balotelli, il cui valore era crollato dopo l’avventura al Mondiale in Brasile tanto che sembrava ne fosse compromessa la vendita (e chissà cosa pensa del valore dell’attaccante ora, dopo le cattive prestazioni al Liverpool). Ma Balotelli è il passato, mentre ora Berlusconi si gode il miglior attacco del campionato: oggi tornerà a Milanello per il nono venerdì consecutivo, questa volta assieme anche alla figlia Barbara, oltre che ad Adriano Galliani. Per provare a spingere il suo Milan in Europa.
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