rassegna stampa roma

Barella, Cragno, Mancini, Tonali: la Roma sulla meglio gioventù

Il prossimo anno sarà una Roma anche più italiana, in campo e fuori

Redazione

Qualunque sarà il piazzamento in campionato, non cambierà la filosofia della società giallorossa: il prossimo anno sarà una Roma più giovane e più italiana, in campo e fuori. È questo che vuole il presidente giallorosso James Pallotta, con o senza i soldi della partecipazione alla prossima Champions League, come riporta Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.

Un progetto che dovrà essere sposato da Gianluca Petrachi, molto probabilmente il nuovo direttore sportivo che affiancherà Ricky Massara. Petrachi per la Roma sarebbe anche il miglior tramite per arrivare ad Antonio Conte, anche se l’operazione è difficile oltre che parecchio onerosa.

La Roma è interessata anche a Nicolò Barella, centrocampista del ’97 che la Roma ha messo nel mirino già dalla scorsa stagione: a Trigoria valutarono troppo alta la richiesta del Cagliari di 30 milioni di euro. Con il Cagliari la società giallorossa vorrebbe mettere in piedi una maxi operazione che coinvolgerebbe non solo Barella - la cui valutazione nel frattempo è lievitata fino a circa 50 milioni e il cui ingaggio si aggira sui 2.5 milioni netti - ma anche il portiere classe ’94 Alessio Cragno, che ha dato già da tempo la sua disponibilità attraverso il suo agente, Graziano Battistini: costa poco meno di 20 milioni, la Roma gli garantirebbe un contratto da 1.5 milioni per 4 o 5 anni. Oltre ai contanti a Trigoria vorrebbero inserire, in prestito, nella trattativa dei giovani: il difensore Luca Pellegrini è già in Sardegna, Alessio Riccardi (2001) e Salvatore Pezzella (2000).

Su Sandro Tonali, regista del 2000 del Brescia, sembra essere piombato il Paris Saint-Germain. Difficile superare questo tipo di concorrenza, ma a Trigoria restano vigili su un calciatore seguito con grande interesse già dallo scorso anno. Molto avanzato, infine, il discorso con Gianluca Mancini, difensore del ’96 dell’Atalanta con cui c’era già un accordo di massima a gennaio